di Luca Ngoi
Dopo aver analizzato nella giornata di ieri gli scenari del girone A oggi Basketzone vi presenta le squadre che prenderanno parte al girone B, con l'equilibrio che la farà da padrone in un raggruppamento che presenta l'elite del basket mondiale, dalla Spagna al Brasile, dall'Australia alla Russia e con l'incognita Cina. Non perdiamo dunque altro tempo e iniziamo a prendere in esame squadra per squadra.
SPAGNA. I campioni d'Europa in carica sono i grandi favoriti della vigilia, non solo per la vittoria del gruppo ma anche per dare del filo da torcere a Team USA alla caccia all'oro. Coach Sergio Scariolo ha messo insieme un gruppo profondo ai limiti dell'impossibile, che ha grandissime punte di talento nei tre NBA (i due Gasol e il naturalizzato Serge Ibaka), ma che potrà contare anche sui soliti veterani come Navarro, Calderon e Sergio Rodriguez che garantiscono grande versatilità nel settore guardie, spaziando dall'ordine del giocatore dei Raptors alla creatività di "Chocolate Blanco" Rodriguez per arrivare alla concretezza di Navarro, giocatore che sa sempre essere decisivo nei grandi eventi. Per non parlare poi del talento di Rudy Fernandez, insomma ancora una volta questa Spagna si presenta come un "Dream Team" made in Europe, e nonostante la batosta presa in amichevole a Barcellona dagli americani una riedizione della finale di Pechino è ben più che uno scenario possibile.
RUSSIA. Come in quasi tutte le ultime competizioni internazionali i russi sono la più probabile mina vagante. La squadra ha il giusto mix di chili e centimetri per giocarsela alla pari con la Spagna sotto le plance (Kaun, Khryapa, Monya, Mozgov), unito alla variabile Kirilenko che per conformazione fisica e doti tecniche può giocare tranquillamente in tre ruoli e che ha dimostrato nell'ultima edizione di Eurolega di valere ancora un alto livello competitivo. Il settore meno ricco è quello degli esterni, dove pure spiccano i nomi di Shved (grande protagonista col CSKA quest'anno) e Vitaliy Fridzon, altro giocatore solido e utile. L'impressione è che tanto passerà dal gruppo dei lunghi e dall'ispirazione di Kirilenko, ma azzeccando la giusta combinazione un'eventuale medaglia non appare così lontana.
BRASILE. Il roster dei sudamericani non è di quelli più giovani, ma bensì si punta su un gruppo ben rodato da diversi anni di competizioni disputate tutti insieme. Per questo anche loro sono da considerare per una delle squadre che possono superare questo girone eliminatorio e, perchè no, fare anche una discreta strada all'interno del torneo. Le punte sono i soliti Leandro Barbosa, Tiago Splitter, Nenè e Varejao, che insieme daranno vita ad una coppia di centri ben assortita e pericolosa per tutti. Da non sottovalutare anche elementi dalla provata esperienza in campo europeo come Marcelinho Huertas, che avrà in mano la regia, Alex Garcia che sarà il cambio di Barbosa nel ruolo di guardia e un vecchio lupo di mare come Gui Giovannoni, ormai uscito dal giro del grande basket ma che potrà dare una mano ai lunghi per una decina di minuti di qualità a partita.
GRAN BRETAGNA. I padroni di casa non hanno una squadra molto talentuosa, ma proprio per questo non sono da sottovalutare. Le gerarchie interne infatti sono ben stabilite, con Luol Deng che sarà il go to guy designato e gli altri che lotteranno con impegno per aiutarlo il più possibile. A parte il giocatore dei Bulls comunque i britannici possono mettere in campo uomini di buona esperienza in Europa come l'ex fortitudino Kieron Achara, lungo dinamico ma dal tiro ondivago, oltre al centro di Malaga Joel Freeland, protagonista di un'ottima annata in Eurolega prima di infortunarsi e ovviamente l'altro lungo Pops Mensah Bonsu, atleta di primo livello che si è affinato al Besiktas dove quest'anno ha vinto anche una Eurochallenge. Il resto della squadra ha poco da dire, e sicuramente passare il primo turno sarà già un'impresa ma non scartiamoli a priori.
AUSTRALIA. Come la Gran Bretagna anche l'Australia non è una delle candidate a passare il turno, ma nonostante questo potrà dare filo da torcere a tutti dall'alto di un roster ben equilibrato e tutto sommato completo. Manca il giocatore più rappresentativo, Andrew Bogut, ma al suo posto ci sono giocatori che disputano da anni le principali competizioni europee come Matt Nielsen, Aleks Maric e Brad Newley, i quali non avranno il talento e il fisico del neo Warrior ma che sanno come si gioca contro i migliori giocatori d'Europa. Anche il reparto esterni è ben fornito, con il playmaker Patty Mills, da diversi anni in NBA, Joe Ingles che si è fatto notare come buon realizzatore nel Barcellona e Matt Dellavedova, guardia di St.Mary's in NCAA che partirà come riserva ma che è in grado di segnare e dirigere i compagni. Anche per l'oro l'obiettivo massimo sarà passare il turno, ma all'interno del gruppo possono dare fastidio a tutti.
CINA. Nonostante il livello del basket cinese sia cresciuto negli ultimi anni grazie ai tanti giocatori dalla NBA che si sono trasferiti in Asia la rappresentativa giallorossa parte un gradino indietro rispetto alle altre protagoniste di questo girone B. La punta di diamante è quell'Yi Janlian che si era messo in luce in NBA con le maglie di Milwaukee, New Jersey e Dallas, ma ora anche lui ha fatto ritorno in patria portando così a zero il numero di giocatori cinesi che sibattono oltre i confini interni. Proprio per questo sono i più indicati ad essere la squadra materasso del girone, anche se le doti misteriose di alcuni elementi potrebbero sorprendere.
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