di Claudio Pavesi
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Il campus che visiteremo oggi è situato in un posto inaspettato, immaginatevi le luci e i divertimenti della mitica Las Vegas, siete appena entrati nel dipartimento chiamato Paradise e state percorrendo la via più famosa della città, la Strip, al vostro fianco passano le insegne di casinò come l'MGM Grand, il Bellagio e il Ceasar Palace ma ad un tratto potrete scorgere anche un'insegna meno luminosa delle altre sulla quale potrete leggere la scritta UNLV: University of Nevada, Las Vegas.
Di solito abbiamo a che fare con scuole nate tra fine 1800 e inizio 1900 e quindi comunque recenti in confronto con le università italiane ma in questo caso abbiamo a che fare con un'altra particolarità, l'intera area di Paradise è stata fondata solo nel 1950 e UNLV nacque solo nel 1957 proprio vicino alla Strip, la via dei casinò, ma in pochi anni riuscì a farsi un nome sia a livello sportivo che accademico, infatti resta una delle pochissime scuole pubbliche ad avere le proprie squadre in Division 1.
Il programma di basket nasce praticamente subito, nel 1958, e la squadra prende il nome di Runnin' Rebels, non ci è voluto molto perchè raggiungesse l'apice, infatti entra nella Division 1 nel 1970 potendo così affrontare costantemente gli storici rivali: i Nevada Wolfpacks e i BYU Cougars. Non ci vuole molto perchè UNLV venga riconosciuta a livello nazionale, la storia cambia nel 1973 all'arrivo di coach Jerry Tarkanian, conosciuto come Tark the Shark, uno dei più grandi allenatori della storia del college basketball che in soli quattro anni riesce a condurre UNLV alla sua prima Final Four, quella del 1977 in cui uscirono sconfitti in semifinale contro North Carolina. Quella del '77 era la squadra conosciuta come Hardaway Eight ed era formata da giocatori come Reggie Theus e il defunto Glen Gondrezick (giocatori visti anche in Italia) ma gran parte del merito del successo va dato a coach Tarkanian il cui sistema di gioco era rivoluzionario, rapido e incisivo diventando la squadra in grado di segnare più punti in una singola stagione (3426), record successivamente distrutto dalla famosissima Loyola-Marymount del 1990 e i suoi 122 punti a partita.
Lo strepitoso quintetto del 1990 Photo by UNLV media |
Le Final Four vennero raggiunte anche nel 1991 quando persero il rematch dell'anno precedente contro Duke, una sconfitta che sancì l'addio a UNLV di coach Tarkanian dopo diciannove anni di panchina, arrabbiato per la squalifica al Torneo NCAA del 1992 per alcune violazioni sul recruiting che mandarono su tutte le furie il coach. Gli anni successivi furono difficili per i Runnin' Rebels che avranno un record spesso in negativo pur con qualche lampo i speranza dettato dalla presenza di ottimi talenti come Shawn Marion, speranze che vennero nuovamento affondate da nuove irregolarità sul recruiting scoperte nel 2000 riguardanti i favori concessi a Lamar Odom durante il suo recruiting.
L'attuale stella Mike Moser Photo by Ethan Miller / Getty Images |
Oggi la squadra è sotto il controllo di Dave Rice che ha appena concluso il suo primo anno nel Nevada con una qualificazione al Torneo NCAA e con alcune vittorie molto importanti in stagione come quella sulla numero uno del Ranking North Carolina pur avendo una squadra non eccezionale guidata dal senior Chace Stanback, dalla guardia al terzo anno Anthony Marshall e dal lungo Mike Moser, incredibile difensore e ottimo attaccante, ala sophomore al primo anno nel Nevada dopo il trasferimento da UCLA, il giocatore che rappresenta le vere speranze dei Runnin' Rebels in quanto uno dei più grandi talenti che abbia messo piede nel campus negli ultimi anni, luogo comunque abituato a vedere giocatori di discreto livello NBA come Marcus Banks, Joel Anthony e Louis Amundson. UNLV resta un campus molto ambito considerando che ESPN l'ha posizionata alla ottava posizione nella classifica delle scuole più vincenti degli ultimi trent'anni per non parlare del fatto che i Runnin' Rebels possiedono la quarta miglior percentuale di vittorie nella storia dell'intera Division 1. Come se non bastasse già dalla prossima stagione la squadra dell'ateneo di Las Vegas lascerà il Thomas & Mack Center, casa dei Rebels dal 1983, per un nuovo palazzetto, il Mendenhall Centre, un capolavoro da 12 milioni di dollari che comprende due campi da gioco, spogliatoi, palestra e sala stampa, tutto ad un livello pari a quello NBA, ma ospiterà anche una Hall of Fame all'ingresso, aule dedicate accademiche e stanze dedicate allo studio dei video delle squadre avversarie (le cosiddette film-room). Un fantastico progetto, ormai concluso, dove oltre 20000 spettatori potranno assistere ogni volta alle partite di UNLV.
Visuale del nuovo Mendenhall Center Photo by Sam Morris / Las Vegas Sun |
La basi per un ottimo futuro ci sono, UNLV dovrà solo evitare di rovinarsi con le proprie mani come già ha fatto in passato a dimostrazione che non tutto quello che avviene a Las Vegas resta a Vegas.
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