di Luca Ngoi
Come di consueto nelle ore precedenti il draft molte squadre ne approfittano per cercare di scalare la lotteria e nello stesso tempo acquisire qualche giocatore che possa fare comodo. Le prime franchigie ad ufficializzare un affare sono state Houston e Milwaukee, che hanno orchestrato uno scambio per il quale ai Bucks sono arrivati il centro Samuel Dalembert (peraltro autore di una buona stagione in Texas) e la scelta numero 14 in cambio di Shaun Livingston, Jon Brockman, Jon Leuer (questi ultimi sono state le ultime due scelte al draft di Milwaukee, segno che probabilmente si poteva scegliere meglio) e la dodicesima scelta. Lo scambio è apparentemente equo, ma tutto ovviamente dipenderà dalle scelte che le due squadre effettueranno stanotte, ma la cosa sicura è che non sarà assolutamente facile scegliere in una zona di primo giro molto affollata e in cui il confine tra colpo di genio e fregatura è quasi inesistente.
Passiamo a Charlotte, che è riuscita a liberarsi dell'oneroso contratto di Corey Maggette, eterno incompiuto del mondo NBA, per arrivare alla guardia Ben Gordon, reduce da un paio d'anni non esattamente esaltanti a Detroit e in cerca di riscatto in una squadra in estrema difficoltà. Nello scambio è coinvolta anche una prima scelta futura di Detroit che dunque passa ai Bobcats, i quali a questo punto molto difficilmente punteranno su una guardia con la loro scelta numero 2. In calo dunque le quotazioni di giocatori come Kidd-Gilchrist e Beal per quel posto, mentre riprende piede il nome di Thomas Robinson, soprattutto viste le voci degli ultimi giorni che vedevano come possibile partente dalla Carolina anche il lungo Tyrus Thomas.
Queste trades sono già state formalizzate, ma da qui a stanotte possiamo ancora aspettarci di tutto, tra squadre che vorranno acquisire scelte alte e altre che sono pronte a cederle per incamerare giocatori pronti da subito. Anche questa è la magia del draft.
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