di Claudio Pavesi
La soddisfazione di LeBron con il Larry O'Brien Trophy in mano e la felicità di Spoelstra, molto giovanile con il cappellino al contrario. Photo by Getty Images |
Miami si gioca il primo match point in casa, l'opportunità per LeBron James di vincere il primo titolo in carriera ma Kevin Durant e compagni vogliono tornare a Oklahoma City almeno per un'altra partita. James inoltre ha chiuso gara 4 dolorante per un crampo, almeno così ha detto Spoelstra, ma sarà davvero solo un crampo? Riuscirà LBJ a prendersi la squadra sulle spalle come ha fatto per tutti i Playoffs? Andiamo a scoprirlo.
In apertura di partita James conferma di essere al 100% della sua condizione fisica schiacciando in entrata i primi due punti della partita, i tifosi degli Heat tirano un sospiro di sollievo. Il primo quarto prosegue con i Thunder che provano a restare in partita ma con difficoltà, difensivamente infatti non riescono ad adeguarsi alla circolazione di palla degli Heat: i raddoppi sono lenti ad arrivare, i lunghi come Perkins e Ibaka spesso si fanno battere dal palleggio con troppa facilità e le rotazione sugli esterni sono di basso livello o, peggio, talvolta assenti come dimostrano le due triple consecutive di Mike Miller in chiusura di quarto e i cinque assist di Chalmers nei primi dodici minuti di gioco. Il primo parziale si chiude sul 31-26 per gli Heat grazie anche all'apporto istantaneo dei giocatori della panchina degli Heat come Norris Cole ma ancora più fondamentale è stata la precisione degli Heat dall'arco, il 38% dei punti di Miami nel quarto arriva proprio dalla lunga distanza.
Gli Heat al gran completo con tanto di Pat Riley e presidente Photo by NBA.com |
Nei primi cinque minuti terzo periodo i Thunder sembrano rivoluzionati e, guidati da Durant e Ibaka, raggiungono anche il -7 salvo poi però cedere sotto i colpi di LeBron James e compagni, questi ultimi infatti, in quattro minuti, infilano un parziale di 19-1 che porta la partita ad un inesorabile +25 per gli Heat. Il trio Bosh-Wade-James è inarrestabile mentre per i Thunder sembra crederci solo Fisher, l'unico con la personalità per opporsi agli attacchi di James contro il quale infatti commette anche un duro fallo, sanzionato con un flagrant foul di livello 1, per cercare di dare una scossa ai suoi compagni di squadra, un messaggio che però non sembra essere stato recepito. La difesa di Miami continua a lavorare sodo, in particolar modo Wade e James non perdono l'occasione per imporre il loro superiorità stoppando più volte Westbrook ma anche Durant e Sefolosha, con queste giocate affossano definitavamente il morale dei Thunder, ormai con le spalle al muro qunado, alla fine del quarto periodo, si ritrovano in svantaggio 71-95. LeBron aggiunge alle stoppate anche 19 punti, 7 rimbalzi e 11 assist, una prestazione per il momento imperiale che manda in visibilio il pubblico dell'American Airlines Arena che invece è ritenuto storicamente piuttosto silenzioso.
LeBron riceve da Bill Russell il premio di MVP delle Finali a lui intitolato Photo by Getty Images |
Miami è stata quasi perfetta stasera, difensivamente rapida e cattiva, mentre in attacco è stata precisa e veloce, con un'ottima circolazione di palla. OKC non è sembrata quasi mai in partita, è sembrata impacciata e imprecisa, come spaventata dall'atteggiamento degli Heat, colpevole sicuramente coach Brooks, lento nel sostituire i giocatori che più stavano deludendo e nell'escogitare gli aggiustamenti. Miami segna 14 triple di squadra pareggiando il record NBA delle finali dei Rockets e dei Magic del 1995, Miami è anche l'unica squadra della storia ad aver vinto un titolo dopo essere stati sotto in 3 serie diverse; Oklahoma City invece perde per la prima volta in stagione 4 partite consecutive.
Durant in lacrime tra le braccia della madre e del fratello, la sensazione è quella chequesta non sarà l'unica finale del 35 Photo by Bleacher Report |
Miami Heat - Oklahoma City Thunder 121-106 (31-26; 59-49; 95-71; 121-106)
Miami Heat: James 26, Bosh 24, Miller 23, Wade 20, Battier 11, Chalmers 10, Cole 3, Harris 3, Haslem 1, Jones, Howard, Turiaf.
Oklahoma City Thunder: Durant 32, Westbrook 19, Harden 19, Fisher 11, Ibaka 9, Ivey 6, Perkins 2, Collison 2, Cook 2, Aldrich 2, Hayward 2, Sefolosha.
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