domenica 17 giugno 2012

NBA Draft 2012: per i Bobcats la scelta più difficile

Di Federico Bianchi.
Fonte: Bobcats.com

Dall'immagine che potete vedere in alto, presa dal sito ufficiale dei Bobcats dopo la lottery, potrebbe sembrare che per la franchigia guidata da Michael Jordan sia stato un successo prendere la seconda scelta assoluta in uno dei draft più ricchi di talento degli ultimi anni, in realtà non è stato proprio così.
Fino al giorno prima della lottery tutti i giornali e i media di Charlotte erano sicuri che i Bobcats, arrivando dalla loro peggior stagione di sempre, avrebbero preso la prima pallina uscita dall'urna, assicurandosi così le prestazioni di Anthony Davis per ricostruire la franchigia, ma il monosopracciglio più famoso d'america andrà a giocare ai New Orleans Hornets, che hanno la prima scelta assoluta del draft 2012.
A questo punto si presenta un altro scenario difficile per i Bobcats, che si trovano a un'altra scelta difficile, avendo a disposizione con la seconda chiamata un gran numero di talenti con diverse prospettive. Una situazione del genere era già capitata ai Bobcats nel draft del 2004, nel quale la prima scelta assoluta fu Dwight Howard e i Bobcats con la seconda chiamata scelsero Emeka Okafor, scelta che non si rivelò molto oculata.
I Bobcats hanno sicuramente bisogno di un giocatore che dia delle garanzie, un giocatore da affiancare a Kemba Walker per cercare di avere un futuro più roseo di quello che si prospetta nella situazione attuale, tre sono i candidati principali per essere chiamati dopo Davis, scopriamo le loro caratteristiche.


Fonte: bleacherreport.com
CANDIDATO 1: THOMAS ROBINSON.
Il lungo di Kansas è un giocatore che difficilmente potrà deludere al suo arrivo in NBA, dotato di mezzi fisici straordinari e di una buona tecnica, forse non è il miglior talento che si può scegliere alla numero 2, però sicuramente con lui si cade in piedi.
Un altro aspetto importante da considerare nella scelta di Robinson è il carattere: il ragazzo ha vissuto un periodo drammatico nella sua vita a Kansas, in cui ha perso i suoi più cari affetti, un triste destino che però lo ha rafforzato molto, rendendolo un giocatore serio e un leader per i compagni, sia in campo che fuori, l'ideale per una squadra che ha bisogno di trovare un punto di riferimento su cui ricostruire.
L'unico dubbio forse può essere legato al ruolo che avrà in NBA, non è abbastanza alto per fare il centro, bisogna sperare che riesca a costruirsi un gioco esterno che gli permetta di giocare da 4 tiratore.

Fonte: bustasports.com
CANDIDATO 2: MICHAEL KIDD-GILCHRIST.
Questo è senza dubbio il miglior talento che si può scegliere alla seconda chiamata.
Nella stagione a Kentucky, al fiano di Anthony Davis, Gilchrist ha dimostrato di avere grandi doti di realizzatore, sia da fuori che in penetrazione, ottimi mezzi atletici e anche una buona mentalità vincente. L'aspetto da non sottovalutare è anche quello difensivo, dove con una buona rapidità di piedi può difendere su diversi tipi di giocatori.
Anche per lui il ruolo non è ben definito, al college giocava da ala piccola, ruolo in cui in NBA può fare bene, ma non tanto quanto potrebbe fare giocando da numero 2.
Se i Bobcats pensano di formare un backcourt con Kemba Walker da playmaker, Kidd-Gilchrist da guardia e Maggete da numero tre, allora dovrebbero scegliere l'ex Kentucky a occhi chiusi, anche perchè necessitano di un realizzatore.
L'unico dubbio sulle sue possibilità di giocare da "shooting guard" riguardano proprio un tiro da tre non affidabilissimo, ma lavorando su questo aspetto del suo gioco, Gilchrist potrebbe diventare un vero fenomeno.

Fonte: powerisunderstanding.blogspot.it
CANDIDATO 3: BRADLEY BEAL.
Se quello che cercano i Bobcats al draft è un realizzatore puro, Bradley Beal è ciò che fa al caso loro.
L'uomo da Florida corrisponde esattamente a questo identikit, grazie a una tecnica ottima e a un buon repertorio di movimenti offensivi diversi.
Beal ha dimostrato di saper segnare da tre, saper penetrare, giocare spalle a canestro, insomma nella metà campo offensiva sa fare più o meno tutto.
Inoltre un altro aspetto non irrilevante è la stazza del ragazzo: nonostante sia un numero 2 a tutti gli effetti, ha un fisico tale da essere già pronto a non sfigurare contro le guardie NBA.
Per fare un paragone possiamo dire che Beal è l'investimento sicuro alla Robinson, solo speso in un altro ruolo.

Questi sono i principali candidati a coprire il ruolo di stella dei Bobcats nelle prossime stagioni, ora sta a MJ e alla dirigenza di Charlotte fare la scelta, sperando almeno questa volta di scegliere al meglio. Per scoprire le sorprese del Draft 2012 rimanete collegati con il blog di Basketzone, il 28 giugno si avvicina.


Nessun commento:

Posta un commento