2011-12 John R. Wooden Award
Midseason Top 25 List
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NAME
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YEAR
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UNIVERSITY
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POSITION
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Harrison Barnes
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Sophomore
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North Carolina
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Forward
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Will Barton
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Sophomore
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Memphis
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Guard
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William Buford
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Senior
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Ohio
State
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Guard
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Anthony Davis
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Freshman
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Kentucky
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Forward
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Marcus Denmon
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Senior
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Missouri
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Guard
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Draymond Green
|
Senior
|
Michigan
State
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Forward
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John Henson
|
Junior
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North
Carolina
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Forward
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John Jenkins
|
Junior
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Vanderbilt
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Guard
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Orlando Johnson
|
Senior
|
UC
Santa Barbara
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Guard
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Darius Johnson-Odom
|
Senior
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Marquette
|
Guard
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Kevin Jones
|
Senior
|
West
Virginia
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Forward
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Perry Jones III
|
Sophomore
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Baylor
|
Forward
|
Kris Joseph
|
Senior
|
Syracuse
|
Forward
|
Michael Kidd-Gilchrist
|
Freshman
|
Kentucky
|
Forward
|
Jeremy Lamb
|
Sophomore
|
Connecticut
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G/F
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Damian Lillard
|
Junior
|
Weber
State
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Guard
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Scott Machado
|
Senior
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Iona
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Guard
|
Kendall Marshall
|
Sophomore
|
North
Carolina
|
Guard
|
Doug McDermott
|
Sophomore
|
Creighton
|
Forward
|
Mike Moser
|
Sophomore
|
UNLV
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Forward
|
Arnett Moultrie
|
Junior
|
Mississipi
State
|
Forward
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Thomas Robinson
|
Junior
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Kansas
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Forward
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Mike Scott
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Senior
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Virginia
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Forward
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Jared Sullinger
|
Sophomore
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Ohio
State
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Forward
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Cody Zeller
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Freshman
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Indiana
|
Forward
|
“Mettetevi il vestito buono e preparatevi per la serata di
gala”, ecco cos’hanno detto a questi 25 giovani candidati al premio più
prestigioso che il campionato NCAA possa offrire, il John Wooden Award che
prende il nome dal leggendario ex-coach di UCLA vincitore di ben nove titoli
nazionali come allenatore e di uno come giocatore quando nel 1932 era la stella
di Purdue.
Ricordiamo però che a marzo la lista verrà ridotta di
qualche nome e nell’assegnazione del premio non verranno valutate solo le
prestazioni in campo ma anche i progressi in campo accademico tanto che per
essere tra i candidati bisogna avere una media di almeno 2.0 punti GPA.
In testa alla lista dei 25 c’è sicuramente Sullinger, non
tanto per le cose che sta mostrando quest’anno ma principalmente perché l’anno
scorso era già stato premiato come All American e si era giocato il Wooden
Award fino all’ultimo voto con Jimmer Fredette, alla fine vincitore.
Da segnalare North Carolina che porta addirittura tre
giocatori nella Top 25 seguita da Kentucky che ne porta due tra cui però
sorprendentemente manca Terrence Jones, giocatore al secondo anno già tra i candidati
la passata stagione mentre fa quasi impressione non vedere nessun giocatore di
Duke in questa prestigiosa lista. Quella di Terrence Jones non è certamente
l’unica sorpresa infatti non sono pochi i giocatori in questa lista che erano
assenti in quella della pre-stagione, composta di ben 50 giocatori in cui però
mancano i freshman anche se ci si aspettava un Anthony Davis già pronto a
dominare, uno tra tutti è Lillard di Weber State, cannoniere d’altri tempi
purtroppo colpevolmente snobbato a inizio stagione, ma anche la rivalità in
famiglia degli Zeller è interessante, infatti nella lista prestagionale erano
incluso Tyler Zeller, senior di North Carolina, ma in quella di metà stagione
(quella che conta) è segnalato il fratello Cody, al primo anno a Indiana
University che, nonostante il brutto momento delle ultime due settimane, può
dirsi soddisfatta dai progressi fatti rispetto all’anno passato.
Oltre a Anthony Davis e Cody Zeller il terzo freshman è,
quasi un po’ a sorpresa, Kidd-Gilchrist mentre tutti si aspettavano Austin
Rivers e Andre Drummond anche se non penso ci sarà alcuna polemica dato che
l’ala di Kentucky ha dimostrato, oltre a grande costanza, anche il sengue
freddo per essere l’uomo decisivo nei momenti importanti di molte partite.
Tra gli snobbati di inizio anno possiamo trovare anche Scott
Machado di Iona, senza dubbio uno dei migliori playmakers visti recentemente in
NCAA, che fa della sua abilità di regalare assist il suo piatto forte ma che a
inizio anno non era stato considerato quanto il suo compagno Michael Glover,
incluso nei primi 50, la stessa sorte è stata riservata anche a Mike Moser e
Arnett Moultrie, il primo infatti è il leader della sorprendente UNLV che ha
battuto squadre come Illinois e North Carolina mentre il secondo è la sorpresa
dell’anno, alla prima esperienza a Mississipi State in cui ha raddoppiato le
cifre mostrate nei primi due anni a UTEP prima di trasferirsi nello stato del
fiume più lungo d’America. Da citare anche Mike Scott che con la sua leadership
ha riportato i Cavaliers nel Ranking e ha dimostrato di essere tornato lo
stesso giocatore che era prima di subire l’infortunio che gli ha fatto saltare
tutta la passata stagione permettendogli però di usare un medical-redshirt così
da poter tornare a giocare quest’anno che tecnicamente è il suo quinto a
Virginia.
Solo il tempo potrà dirci chi sarà il vincitore infatti
durante le Elite Eight del torneo NCAA verranno annunciati i quintetti All
American, quindi le squadre composte da i migliori giocatori del panorama NCAA,
mentre il vincitore del premio verrà proclamato nel weekend delle Final Four e
sarà premiato nella serata di gala di venerdì 6 aprile 2012 insieme ai membri
dei quintetti All American e al leggendario coach della squadra femminile di
Connecticut Geno Auriemma, vincitore del Legends of Coaching Award.
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