di Claudio Pavesi
Joe Lacob, David Stern, Ed Lee e Peter Gruber sul luogo in cui sorgerà lo stadio Photo by sfgate.com |
Ebbene sì, da ieri è ufficiale, i Golden State Warriors si trasferiranno e diventeranno, anzi, torneranno ad essere i San Francisco Warriors anche se ciò non accadrà prima del 2017. Perchè proprio il 2017? Semplice, è l'anno in cui verrà completata la nuova arena di San Francisco ed è anche l'anno in cui scadrà il contratto che lega i Warriors all'Oracle Arena di Oakland, attuale casa di Stephen Curry e compagni. L'idea del trasferimento è principalmente di Joe Lacob, presidente dei Warriors dal 2010, in accordo con David Stern, Commissioner della NBA, secondo cui la mossa è perfetta dal punto di vista commerciale e dell'impatto ambientale dell'arena, cosa che non potrebbe essere altrimenti dato che i Warriors dovrebbero costruire quella che, a detta loro, sarà il più bel palazzetto in tutta America. Parliamo di un progetto da 500 milioni di dollari (sì avete letto bene, 500 milioni) interamente provenienti dalle tasche dei Warriors e degli sponsor, non è stato chiesto nemmeno un soldo alla NBA e neanche alla città di San Francisco che, per questo, ha deciso di regalare l'appezzamento di terreno su cui sorgerà l'arena, una suggestiva location tra il Pier 30 a il Pier 32 proprio affacciata sulla baia e non distante dall'AT&T Park, stadio dei San Francisco Giants di baseball; il comune di San Francisco si "limiterà" a ristrutturare i moli in questione per una spesa che si aggira tra i 75 e i 100 milioni di dollari.
Dai progetti possiamo notare dove sarà costruita l'arena e la spettacolarità di una sezione interna Photo by Bleacher Report |
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