martedì 22 maggio 2012

Playoffs Memories; Milano vola, Cantù frena, ma complimenti a Venezia e...al sito della Lega

di Luca Ngoi

Photo by: quotidiano.net

Altra sera, altro appuntamento con le novità dei playoff in Serie A. Come al solito sono due le gare disputate in serata, quella tra Milano e Venezia, che ha visto la vittoria dei lombardi proprio sul filo del rasoio per 80-82 e quella, più netta, di Pesaro in casa contro Cantù per 91-78 riaprendo così la serie sul 2-1. Chiude invece i conti Milano che è la prima semifinalista del campionato e avrà qualche giorno in più per riposare e aspettare la vincente proprio della serie tra gli acerrimi nemici canturini e i marchigiani. Ma non perdiamo ulteriore tempo e andiamo a trarre qualche considerazione sulle partite di oggi con un occhio anche alle altre.

Le ultime due partite di Venezia dimostrano come la squadra intera stia imparando pian piano a giocare ad un livello mai sperimentato. Coach Mazzon allena una squadra in cui le responsabilità sono divise equamente. Nell’ultimo atto della serie, al Palaverde i veneti hanno mandato quattro giocatori in doppia cifra e Szewczyk ha chiuso con 9 punti e 5 rimbalzi. Dell’importanza di Rosselli vi abbiamo già raccontato ieri (anche stasera 13 punti e 8 rimbalzi), ma una cosa è certa: continuando con questo progetto e confermando le pedine chiave un altro anno ad alti livelli in Laguna è più che possibile.

Con questa per Milano fanno undici vittorie consecutive (4-1 stagionale con Venezia), una striscia importante che dimostra come la squadra sia migliorata nel gioco di squadra col passare della stagione e anche i vari innesti (Bremer prima e Dentmon ora) hanno saputo adattarsi alla perfezione nello scacchiere di coach Scariolo, come dimostra un dato impressionante: in questa striscia il 57.8 percento dei canestri sono stati assistiti, e crediamo che non ci possa essere notizia migliore per un coach a qualsiasi livello. Le buone novelle però non finiscono qui perché, sempre all’interno della winning streak milanese la squadra ha tirato con quasi il 60 percento da due (59.8 per la precisione) e con il 41.3 dalla lunga distanza. Numeri destinati a diminuire con l’alzarsi della competizione, ma che sicuramente mettono fiducia.

Pesaro si gioca tutto all’Adriatic Arena, ormai è chiaro. La squadra di coach Dalmonte veniva da due sconfitte pesanti in cui è stata poco in partita con Cantù, soprattutto in gara 2 durante la quale la squadra è stata surclassata in tutto e per tutto tirando con un orrendo 15.4 percento da 3 (2\13) e non trovando supporto da nessuno dei propri big, ma forse soprattutto dai suoi “gregari”. Il caso più eclatante? Daniel Hackett, passato dai 3 punti in 32 minuti con un agghiacciante -22 di plus\minus ad un decisamente più accettabile rendimento di 9 punti in 29 minuti con 3 assist e +10 con lui in campo.  L’aria di casa fa miracoli, e in questo caso può riaccendere la serie.

Cantù ha avuto comunque più di una chance per vincere anche gara 3 e chiudere la serie. Ben quattro gli uomini in doppia cifra, con un ottimo Greg Brunner da 18 e 8 rimbalzi, Mazzarino presente all’appello e se vogliamo farne una questione di palle perse e mal trattamento della sfera anche qui vincono i canturini: 16 perse contro le 19 dei padroni di casa, che però hanno saputo imporre meglio il proprio ritmo. Ci si poteva e ci si doveva però aspettare un rendimento migliore da Gianluca Basile, limitato a soli 6 punti (comunque uno in più rispetto a gara 2) ma con un poco incoraggiante -20 al solito plus\minus. Sono mancate le sue giocate di energia, che solitamente spezzano la gara per coach Trinchieri, ma è proprio nelle gare più difficili che il Baso di solito esce allo scoperto, quindi occhio a gara 4.

Chiudiamo infine con una nota di colore: un plauso alla Legabasket, che dimostra di stare al passo coi tempi rendendo sempre più interattiva e importante l’esperienza della post season tramite l’ormai obbligatorio account su Twitter, dove è possibile partecipare e dire la propria attraverso l’hashtag “imieplayoff”, un canale Youtube ma soprattutto rinnovando il look del proprio sito internet, dove si possono trovare, oltre alle gallerie fotografiche e alle statistiche d’ordinanza anche dei resoconti dettagliati partita per partita e serie per serie. L’NBA è un’altra cosa, ma la volontà di arrivare sempre più in alto c’è.

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