sabato 5 maggio 2012

NBA Playoffs Day 6; la tripla doppia di Rondo fa volare i Celtics, sorprese Sixers e Nuggets

di Luca Ngoi

Photo by: zimbio.com
Dopo le gare abbastanza scontate di Thunder e Heat arriva anche qualche sorpresa nel sesto giorno di playoff, che si apre con la tirata vittoria in overtime dei Boston Celtics sugli Atlanta Hawks col risultato di 84-90. Decisivo il ritorno sul campo di Rajon Rondo, che non si è scusato per il gesto che gli è costato l'espulsione in gara 1 ma che si è fatto perdonare alla grande sul campo mettendo insieme l'ottava tripla doppia della sua stagione firmando 17 punti, 14 rimbalzi e 12 assist, importantissimi per firmare un solco che poteva apparire significativo nel quarto periodo durante il quale però gli Hawks non si sono arresi e sono pervenuti al supplementare grazie alle giocate di Jeff Teague (23 con 6 assist), sempre più padrone della regia e di Joe Johnson (29 e 8 rimbalzi), depositario della tripla dell'80 pari che è valso appunto l'extra time, durante il quale però Atlanta ha dimostrato di avere rotazioni troppo corte per reggere fino alla fine con l'intensità avversaria che ha fatto la differenza e che potrebbe farla anche nella gara da disputare domenica, per la quale sarà però fondamentale per Atlanta ritrovare l'energia e l'atletismo di Josh Smith.
Punteggi non altissimi anche nell'altra gara della Eastern Conference tra Chicago e Philadelphia, conclusasi col risultato di 74-79 in favore proprio dei Sixers che si portano dunque clamorosamente in vantaggio in una delle serie apparentemente più scontate di questi playoff 2012. Invece l'infortunio occorso a Derrick Rose sta decidendo in maniera importante questo confronto, dato che di fatto i Bulls non segnano più (37 percento dal campo in gara 3, che diventa 28.6 se consideriamo le conclusioni dall'arco), trovano poco e niente da CJ Watson e mettono tutto nelle mani di Boozer (18 e 10 rimbalzi ma con 17 tiri) e Rip Hamilton, evidentemente non abituati a recitare il ruolo di protagonisti principali e dunque inadeguati a vincere partite ad un livello così alto di competizione. Salgono dall'altra parte al proscenio i giovani e rampanti Sixers di Doug Collins, bravi a imporre il proprio ritmo e a trovare un protagonista inatteso in Spencer Hawes, che sforna una delle migliori prestazioni in carriera marcando 21 punti e 9 rimbalzi contro una frontline dei Bulls impotente contro il centrone da Washington University, al quale si aggiungono i 16 punti con 9 rimbalzi di Evan Turner, che pare in stato di grazia più o meno dalla fine della regular season e che non sembra intenzionato a fermarsi, un po' come questa serie che ora potrebbe riservarci sviluppi inattesi.
Concludiamo con la vittoria dei Denver Nuggets sui Los Angeles Lakers col fragoroso risultato di 84-99. Sorpresa sì, ma fino a un certo punto perchè come avevamo anticipato la serie poteva cambiare ed assumere nuovi scenari, come nei fatti è stato perchè avvantaggiandosi dell'altitudine e del poco ossigeno presente in altura i Nuggets sono addirittura riusciti ad imporre la loro fisicità ai lunghi dei Lakers grazie ai 30 rimbalzi (15 a testa) catturati dalla coppia Faried-McGee, quest'ultimo peraltro partito dalla panchina e dunque particolarmente motivato, contro i miseri 9 racimolati dal tandem Bynum-Gasol, poche volte così inefficente. Una volta sistemato il deficit a rimbalzo ci hanno poi pensato i dinamici esterni dei padroni di casa a mettere la partita in ghiaccio grazie ai 25 punti di un Lawson finalmente ritrovato e preciso se è vero che tra lui e il play di riserva, Andre Miller, i Nugs hanno perso soltanto un pallone: difficile per i gialloviola dunque giocare contro simili numeri: ora si pensa solo a gara 4 il cui risultato diventerà decisivo per l'intero proseguo della serie.

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