venerdì 13 gennaio 2012

Infortuni in NBA, nomi di lusso ai box



di Claudio Pavesi

Giocare così tante partite in così poco tempo è devastante anche per il più allenato dei fisici e infatti alcune squadre dalle grandi aspirazioni devono affrontare già adesso gravi infortuni.
I più tristi sono sicuramente gli Atlanta Hawks che dovranno rinunciare all'All Star Al Horford per ben 3 o 4 mesi per una torsione a un muscolo che collega il pettorale sinistro alla spalla e potrà quindi rientrare solo a 10 giorni dall'inizio dei playoffs quindi non meravigliatevi se gli Hawks torneranno sul mercato perchè a oggi tra i centri possono schierare solo Zaza Pachulia e Jason Collins, non il massimo se si attenta al primo posto a Est.
Si portano avanti anche i Bulls che proclamano l'emergenza guardie, prima infatti perdono Rip Hamilton e CJ Watson e ora anche Derrick Rose è costretto a fermarsi ai box. I loro infortuni non sono molto preoccupanti, soprattutto quello di Rose ma con molte partite e molte trasferte in poco tempo coach Thibodeau non vuole correre rischi e decide di firmare un paio di giocatori dalla D-League, prima John Lucas III, che nella notte sfruttando l'assenza dell'MVP ne mette a segno 25 in ben 48 minuti, e poi decidono di andare sul sicuro è firmare anche un veterano come Mike James, campione NBA con i Pistons. Nel loro ultimo match però perdono anche Joakim Noah che ha dovuto abbandonare il campo per effettuare una lastra di sicurezza al pollice che però non dovrebbe essere nulla di grave.
Il carosello degli infortunati non finisce certo qui, facciamo tappa anche nella baia di San Francisco dove Golden State dovrà rinunciare a Kwame Brown per almeno 3 mesi dato che in questi giorni si sottoporrà ad un intervento per curare la lesione del muscolo che collega pettorale e spalla, essenzialmente lo stesso infortunio di Al Horford ma un po' più grave. Peccato per Kwame Brown che sarebbe dovuto essere il miglior difensore da centro area dei Warriors che gli avevano offerto un contratto di una stagione di ben 7 milioni di dollari credendo che questa sarebbe stata la stagione del suo riscatto.
Nei giorni precedenti anche Oklahoma State ha versato qualche lacrimuccia per la perdita fino a fine stagione playoffs compresi di Eric Maynor, playmaker di riserva e innesto fondamentale dalla panchina dei Thunder che ha dovuto abbandonare il parquet portato via a spalle da Perkins e Ibaka per una bruttissima distorsione al ginocchio che vista a velocità di gioco avrebbe fatto impressione perfino a Dario Argento.
Momentaneamente il bollettino di guerra dell'NBA finisce qui ma restati collegati con noi per nuovi aggiornamenti.

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