martedì 31 gennaio 2012

Tanta voglia di Ranking (31/1/2012)


AP Top 25
RK
TEAM
RECORD
PTS
1
Kentucky (63)
21-1
1,623
2
Syracuse (2)
22-1
1,550
3
19-3
1,498
4
20-2
1,363
5
18-3
1,331
6
19-2
1,310
7
18-3
1,250
8
17-4
1,178
9
17-4
1,098
10
21-0
979
11
20-3
936
12
17-4
861
13
20-2
803
14
16-4
762
15
18-4
682
16
17-3
578
17
18-3
566
18
21-2
472
19
17-5
415
20
17-5
395
21
14-6
375
22
17-5
329
23
16-6
305
24
17-3
141
25
16-5
102


di Claudio Pavesi

Fine gennaio, stagione nel vivo più assoluto, tornei di conference sempre più competitivi, ranking in continua evoluzione, come stare dietro a tutto ciò? Ovviamente leggendo Tanta voglia di Ranking!
Ma non perdiamoci in parole inutili e passiamo direttamente all’analisi delle squadre più in forma del momento, in particolar modo Kentucky che si conferma numero uno assoluta senza perdere un colpo, irraggiungibile per tutti soprattutto in SEC, conference in cui ormai ha staccato chiunque, da Mississipi State a Florida che in settimana ha battuto proprio i già citati Bulldogs dello Stato del Mississipi che non a caso sono crollati fino alla posizione 22 nel Ranking.
Al secondo posto nella Top 25 troviamo Syracuse che in settimana vince contro West Virginia facendo vedere ciò che di meglio offre la Big East di cui è leader incontrastata nonostante l’incredibile striscia positiva di Marquette, giunta ormai alla sesta vittoria consecutiva che gli permette così di scavalcare nelle classifica di conference la sempre ottima Georgetown che scende però alla posizione numero 14 per la sconfitta contro la disastrata Pittsburgh che con le ultime tre vittorie cerca almeno di salvare la faccia dopo le clamorose otto sconfitte consecutive. Restiamo però in Big East perchè è proprio in questa conference che troviamo la vera sorpresa della settimana, sorpresa negativa dato che UConn, nonostante la presenza di Jeremy Lamb, mette in archivio la terza sconfitta consecutiva, contro Cincinnati, Tennessee e Notre Dame, cosa che relega gli Huskies del Connecticut alla nona posizione nella conference e soprattutto che li costringe ad uscire dalla Top 25.
Al terzo posto nel Ranking possiamo trovare la sempre più convincente Ohio State che batte anche Michigan grazie alla coppia Sullinger - Buford e si porta in testa alla Big10 davanti a Michigan State che però potrà raggiungere i Buckeyes proprio stanotte contro Illinois, ormai ufficialmente fuori dal ranking dopo aver perso contro la squadra più in forma della Big10, Wisconsin, che riesce ad affondare anche Indiana allungando la propria striscia vincente a cinque partite di cui le ultime due contro squadre di Ranking ma ciò non fa altro che confermare la crisi di Indiana con la quarta sconfitta in sei partite.
Dalla posizione 4 alla 8 del Ranking troviamo una vera e propria sfilata della Big12 guidata da Missouri che in settimana gioca addirittura tre volte ed è forse per questo motivo che arriva la sua seconda sconfitta dell’anno, quella contro una sorprendente Oklahoma State guidata da un super LeBryan Nash che finalmente sfoggia il talento di cui tutti parlavano a inizio stagione mettendo a segno 27 punti. Questa sconfitta permette a Kansas di mantenere la testa della Big12 nonostante l’inaspettata sconfitta contro una delle sorprese dell’anno, Iowa State, che con un record di 15-6 e il quarto posto nella conference delle Grandi 12 attenta ad un posto nelle Top 25 del Ranking. Per restare in Big12 segnaliamo l’uscita dal Ranking di Kansas State dopo la sconfitta con Oklahoma, i poveri Wildcats infatti non possono essere molto incoraggiati da questo dato che nonostante 10 vittorie consecutive è bastata una sola sconfitta per uscire dalle migliori 25.
La conference più combattuta resta l’ACC in cui il primo posto è tenuto contemporaneamente da tre squadre, North Carolina, Duke e Florida State con quest’ultima però incredibilmente avvantaggiata dato che è stata l’unica in grado di battere le due già citate teste di serie. La questione ACC però non va limitata a queste tre squadre dato che anche la Virginia dello strepitoso Mike Scott va presa in considerazione per il titolo finale della conference considerando che, se non fosse stato per l’inaspettata sconfitta contro Virginia Tech, ora sarebbe la quarta squadra al primo posto nell’Atlantic Coast Conference, infatti, non per niente, occupa la piazza numero 16 nel Ranking.
Il bello dell’NCAA però arriva ora, cosa c’è di meglio di vedere nel Ranking squadre come Murray State, unica imbattuta rimasta in America? Semplice, l’unica cosa migliore è vedere altre squadre che non provengono dalle grandi Conference nella Top 25. La Creighton dello strepitoso McDermott, figlio del coach, è ormai in quella posizione da mesi ed è una sicurezza ma ormai si sono confermate squadre come UNLV e San Diego State, da tenere d’occhio soprattutto la prima guidata dalla straripante Mike Moser, ma senza dimenticarsi di Saint Mary’s, ormai da anni in grado di superare le venti vittorie a stagione e con pochi rivali nella West Coast Conference. A questo punto non è riduttivo definire queste squadre come Cenerentole, cioè squadre destinate al massimo al ruolo di sorpresa nel grande ballo del torneo NCAA? Se avessero il potenziale e il carattere per puntare molto più in alto? Potremmo vedere delle nuove Butler, piccolo college per due anni consecutivi nella finale nazionale? Solo il tempo potrà dirlo quindi continuate a seguire l’NCAA su Basketzone RTP, where college basketball happens.

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