AP Top 25
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RK
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TEAM
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RECORD
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PTS
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1
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Kentucky (63)
|
21-1
|
1,623
|
2
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Syracuse (2)
|
22-1
|
1,550
|
3
|
19-3
|
1,498
|
|
4
|
20-2
|
1,363
|
|
5
|
18-3
|
1,331
|
|
6
|
19-2
|
1,310
|
|
7
|
18-3
|
1,250
|
|
8
|
17-4
|
1,178
|
|
9
|
17-4
|
1,098
|
|
10
|
21-0
|
979
|
|
11
|
20-3
|
936
|
|
12
|
17-4
|
861
|
|
13
|
20-2
|
803
|
|
14
|
16-4
|
762
|
|
15
|
18-4
|
682
|
|
16
|
17-3
|
578
|
|
17
|
18-3
|
566
|
|
18
|
21-2
|
472
|
|
19
|
17-5
|
415
|
|
20
|
17-5
|
395
|
|
21
|
14-6
|
375
|
|
22
|
17-5
|
329
|
|
23
|
16-6
|
305
|
|
24
|
17-3
|
141
|
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25
|
16-5
|
102
|
di Claudio Pavesi
Fine gennaio, stagione nel vivo più assoluto, tornei di
conference sempre più competitivi, ranking in continua evoluzione, come stare
dietro a tutto ciò? Ovviamente leggendo Tanta voglia di Ranking!
Ma non perdiamoci in parole inutili e passiamo direttamente
all’analisi delle squadre più in forma del momento, in particolar modo Kentucky
che si conferma numero uno assoluta senza perdere un colpo, irraggiungibile per
tutti soprattutto in SEC, conference in cui ormai ha staccato chiunque, da
Mississipi State a Florida che in settimana ha battuto proprio i già citati
Bulldogs dello Stato del Mississipi che non a caso sono crollati fino alla
posizione 22 nel Ranking.
Al secondo posto nella Top 25 troviamo Syracuse che in
settimana vince contro West Virginia facendo vedere ciò che di meglio offre la
Big East di cui è leader incontrastata nonostante l’incredibile striscia
positiva di Marquette, giunta ormai alla sesta vittoria consecutiva che gli
permette così di scavalcare nelle classifica di conference la sempre ottima
Georgetown che scende però alla posizione numero 14 per la sconfitta contro la
disastrata Pittsburgh che con le ultime tre vittorie cerca almeno di salvare la
faccia dopo le clamorose otto sconfitte consecutive. Restiamo però in Big East
perchè è proprio in questa conference che troviamo la vera sorpresa della
settimana, sorpresa negativa dato che UConn, nonostante la presenza di Jeremy
Lamb, mette in archivio la terza sconfitta consecutiva, contro Cincinnati,
Tennessee e Notre Dame, cosa che relega gli Huskies del Connecticut alla nona
posizione nella conference e soprattutto che li costringe ad uscire dalla Top
25.
Al terzo posto nel Ranking possiamo trovare la sempre più
convincente Ohio State che batte anche Michigan grazie alla coppia Sullinger -
Buford e si porta in testa alla Big10 davanti a Michigan State che però potrà
raggiungere i Buckeyes proprio stanotte contro Illinois, ormai ufficialmente
fuori dal ranking dopo aver perso contro la squadra più in forma della Big10,
Wisconsin, che riesce ad affondare anche Indiana allungando la propria striscia
vincente a cinque partite di cui le ultime due contro squadre di Ranking ma ciò
non fa altro che confermare la crisi di Indiana con la quarta sconfitta in sei
partite.
Dalla posizione 4 alla 8 del Ranking troviamo una vera e
propria sfilata della Big12 guidata da Missouri che in settimana gioca
addirittura tre volte ed è forse per questo motivo che arriva la sua seconda
sconfitta dell’anno, quella contro una sorprendente Oklahoma State guidata da
un super LeBryan Nash che finalmente sfoggia il talento di cui tutti parlavano
a inizio stagione mettendo a segno 27 punti. Questa sconfitta permette a Kansas
di mantenere la testa della Big12 nonostante l’inaspettata sconfitta contro una
delle sorprese dell’anno, Iowa State, che con un record di 15-6 e il quarto
posto nella conference delle Grandi 12 attenta ad un posto nelle Top 25 del
Ranking. Per restare in Big12 segnaliamo l’uscita dal Ranking di Kansas State
dopo la sconfitta con Oklahoma, i poveri Wildcats infatti non possono essere
molto incoraggiati da questo dato che nonostante 10 vittorie consecutive è
bastata una sola sconfitta per uscire dalle migliori 25.
La conference più combattuta resta l’ACC in cui il primo
posto è tenuto contemporaneamente da tre squadre, North Carolina, Duke e
Florida State con quest’ultima però incredibilmente avvantaggiata dato che è
stata l’unica in grado di battere le due già citate teste di serie. La
questione ACC però non va limitata a queste tre squadre dato che anche la
Virginia dello strepitoso Mike Scott va presa in considerazione per il titolo
finale della conference considerando che, se non fosse stato per l’inaspettata
sconfitta contro Virginia Tech, ora sarebbe la quarta squadra al primo posto
nell’Atlantic Coast Conference, infatti, non per niente, occupa la piazza
numero 16 nel Ranking.
Il bello dell’NCAA però arriva ora, cosa c’è di meglio di
vedere nel Ranking squadre come Murray State, unica imbattuta rimasta in
America? Semplice, l’unica cosa migliore è vedere altre squadre che non
provengono dalle grandi Conference nella Top 25. La Creighton dello strepitoso
McDermott, figlio del coach, è ormai in quella posizione da mesi ed è una
sicurezza ma ormai si sono confermate squadre come UNLV e San Diego State, da
tenere d’occhio soprattutto la prima guidata dalla straripante Mike Moser, ma
senza dimenticarsi di Saint Mary’s, ormai da anni in grado di superare le venti
vittorie a stagione e con pochi rivali nella West Coast Conference. A questo
punto non è riduttivo definire queste squadre come Cenerentole, cioè squadre
destinate al massimo al ruolo di sorpresa nel grande ballo del torneo NCAA? Se
avessero il potenziale e il carattere per puntare molto più in alto? Potremmo
vedere delle nuove Butler, piccolo college per due anni consecutivi nella
finale nazionale? Solo il tempo potrà dirlo quindi continuate a seguire l’NCAA
su Basketzone RTP, where college basketball happens.
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