martedì 17 gennaio 2012

Tanta voglia di Ranking (17/1/2012)


AP Top 25
RK
TEAM
RECORD
PTS
1
Syracuse (60)
19-0
1,619
2
Kentucky (4)
17-1
1,558
3
Baylor (1)
17-0
1,503
4
15-2
1,380
5
16-1
1,335
6
16-3
1,312
7
14-3
1,218
8
15-3
1,172
9
15-3
1,119
10
14-3
884
11
15-3
858
12
18-0
825
13
14-3
807
14
16-3
651
15
14-2
649
16
15-2
621
17
14-4
596
18
15-3
590
19
16-2
471
20
14-4
461
21
14-4
278
22
15-3
257
23
14-4
208
24
17-2
167
25
12-4
102


di Claudio Pavesi

Come ogni martedì siamo pronti a fare un resoconto sulla settimana NCAA, il nuovo Ranking e le partita del lunedì notte che con l’inizio degli scontri fra tra squadre della stessa conference si fanno sempre più interessanti.
Inutile parlare troppo di Syracuse, semplicemente perfetta, in nottata ha battuto anche Pittsburgh portandosi sul 20-0 dimostrando di essere l’eccellenza in ogni aspetto, dalle individualità offensive alla difesa di squadra fino alla gestione del contropiede. Indipendentemente dall’avversario i ragazzi di coach Boheim sembrano davvero senza limiti quindi non potevano dare molti problemi i Pittsburgh Panthers che sono ormai in crisi profonda dato che quella occorsa questa notte è l’ottava sconfitta consecutiva che di conseguenza penso costringerà i Panthers a dimenticarsi del Ranking fino a fine stagione ma possono consolarsi del fatto di non essere gli unici in un brutto periodo, infatti a far loro compagnia troviamo incredibilmente i Louisville Cardinals che nella notte perdono contro Marquette, un risultato che li farà uscire dal Ranking essendo la loro quinta sconfitta in sette partite. I Cardinals circa 20 giorni fa occupavano la piazza numero 4 del Ranking ed erano candidati a giocarsi il primo posto in Big East con Syracuse ma oggi invece la situazione è molto diversa dato che hanno un record di 2-4 nelle gare di conference che li relega all’undicesimo posto in quella che probabilmente è la conference più difficile di tutta l’NCAA, ora quindi tocca a coach Rick Pitino dare una svegliata ai suoi ragazzi che saranno obbligati è essere praticamente perfetti in questo finale di stagione. Sempre più convincente in questa stessa conference è Georgetown, vera e propria killer delle squadre di Ranking, tra le sue vittime infatti si trovano Louisville, Marquette, Memphis e Alabama.
Spostiamoci in Big12 dove sembrano esserci le tre squadre più in forma dell’NCAA cioè Missouri, Baylor e Kansas; i Missouri Tigers per ora stanno giocando il miglior basket della storia dell’ateneo e non sembrano intenzionati a smettere dato che nella notte bastonano anche Texas A&M migliorando ulteriormente il loro record a 17-1 (4-1 in Big12) anche se resta il dubbio se una squadra senza stelle, senza la minima individualità offensiva, possa vincere il torneo NCAA, sicuramente l’esempio di Butler è incoraggiante e se poi paragoniamo i due roster all’ora si può davvero sorridere a Missouri che tra l’altro, statistiche alla mano, è una delle squadre che tira meglio da 3 punti in tutta America. Tutti incollati allo schermo televisivo quindi il 21 gennaio, giorno in cui i Tigers affronteranno Baylor, squadra che fino a questa notte era una delle 3 rimaste imbattute ma che è caduta per mano di Kansas che ha sua volta si porta in testa alla Big12 e si accinge a superare Baylor nel Ranking. I Jayhawks sconfiggono dunque Baylor di 18 punti grazie a ben sei giocatori in doppia cifra e soprattutto ai 27 punti e 14 rimbalzi di Thomas Robinson, sicuramente uno dei giocatori dell’anno, per non parlare del fatto che Kansas non avrà partite particolarmente impegnative fino a febbraio quando incontrerà consecutivamente Baylor e Missouri.
La conference che però presenta più squadre nel Ranking è però la Big10 con 5 anche se erano addirittura 6 fino a dieci giorni fa ma le tre sconfitte consecutive di Wisconsin hanno obbligato i Badgers ad allontanarsi della Top 25. Michigan State invece era la squadra più in forma d’America dato che dopo una partenza 0-2 aveva infilato 15 vittorie consecutive scalando letteralmente il Ranking ma proprio nell’ultima partita hanno perso contro Northwestern mantenendo però la testa della Big10 insieme ad Illinois che ha molto impressionato nella vittoria su Ohio State. Questi ultimi, i Buckeyes, riescono a mantenere il secondo posto nella conference battendo Indiana nel rematch dell’incontro della settimana precedente che al contrario aveva visto vittoriosi gli Hoosiers che dopo una partenza così impressionante subiscono due sconfitte in tre giorni, contro Minnesota e appunto Ohio State.
Come non parlare dell’ACC che ci regala sempre mille sorprese, una su tutte la sconfitta di North Carolina per mano di Florida State che rifila ben 33 punti di scarto ai Tar Heels in un’umiliante 90-57, sconfitta che, oltre a candidate North Carolina al premio “imbarcata della settimana”, spiana la strada a Duke per il primo posto in ACC dato che i Blue Devils sono ancora perfetti negli scontri di conference e sembrano ormai totalmente ripresi dallo scivolone contro Temple del 4 gennaio e lo dimostra il fatto che hanno battuto anche Virginia, unica altra squadra di Ranking dell’Atlantic Coast Conference.
Non c’è molto da dire sul SEC che vede saldamente al comando Kentucky, come previsto, inseguita da Mississipi State e l’immancabile Florida che dovrà però farsi perdonare la sconfitta contro Tennessee. La sorpresa è Vanderbilt che poi non è propriamente giusto definirla tale dato che a inizio stagione era associata al numero 7 del ranking ma le 4 sconfitte di inizio campionato, tra cui quelle contro Indiana State e Cleveland State, avevano fatto pensare il peggio riguardo ai Commodores che invece adesso con le loro sette vittorie in fila e il record perfetto in SEC guardano tutti dall’alto al basso a fianco di Kentucky.
E’ giunto finalmente il momento delle mine vaganti e mi sembra inutile parlare della solita e perfetta Murray State e dell’impressionante Creighton di McDermott quindi avverto di tenere gli occhi aperti su Stanford, decisamente oltre alle aspettative e momentaneamente in testa ad una quanto mai deludente Pac12. Attenzione a Saint Mary’s dell’ottimo playmaker Dellavedova che è entrata nel Ranking cacciando un’altra mina vagante come Gonzaga ma attenzione soprattutto a Seton Hall che recentemente sta riprendendo il volo in Big East dove è addirittura terza grazie alle incredibili vittorie su West Virginia e Connecticut.
NCAA, bella e imprevedibile.

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