mercoledì 18 gennaio 2012

Matchups: Il basket in carrozzina con Giovanni Zeni



intervista realizzata da Claudio Pavesi

L'intervista di oggi è particolarmente interessante ed è stata fatta a Giovanni Zeni, giocatore di basket in carrozzina per il Regia Basket Polisportiva Ospedale Giuseppe Verdi, squadra di A2 di cui è anche il capitano. Questa intervista è un bel modo per far conoscere il basket in carrozzina, le sue regole e le sue competizioni in una piacevole chiacchierata. Per ulteriori informazioni visitate www.basketincarrozzina.it e www.regiabasket.it (prima di ogni domanda e di ogni risposta ci sono le iniziali di intervistatore e intervistato).
CP: Parlaci un po' del basket in carrozzina partendo dalle regole fondamentali.
GZ: Il basket in carrozzina è una disciplina olimpica e non ha praticamente nessuna differenza dal basket in piedi infatti il campo ha le stesse dimensioni, i canestri hanno la stessa altezza e anche l'infrazione di passi è analoga al basket in piedi con la differenza che nel basket in carrozzina si possono fare al massimo due spinte sulle ruote ma è necessario fare almeno un palleggio per poter procedere con nuove spinte; l'unica vera differenza è l'arresto del palleggio che nel basket in carrozzina non esiste quindi una volta arrestato il palleggio lo si può riprendere senza commettere alcuna infrazione.
La principale differenza col basket in piedi è che ogni disabile ha un suo punteggio assegnato in base all'handicap che lo colpisce che può andare da un minimo di 0.5 a un massimo di 4.5 nel caso della persona colpita da Handicap mentre equivale a 5 punti il punteggio per il normodotato, cioè una persona senza disabilità che da un paio d'anni è abilitato a giocare a basket in carrozzina. Il quintetto in Italia deve avere un punteggio complessivo di 14.5 punti (14 alle Paralimpiadi) quindi è ovvio che mettere in campo 5 persone e restare entro questo limite non è per niente facile, ad esempio un amputato è 4.5 punti, chi ha incontrato la poliomielite è 3 punti, io che sono un paraplegico con una lesione di 12L1 sono 2 punti e di conseguenza più la lesione del paraplegico si alza e ci si avvicina alla zona dorsale più ovviamente il punteggio diminuisce. Questa regola è stata fatta per permettere a tutti i disabili di giocare insieme perchè se si mettono in campo due amputati di raggiungono già i 9 punti e ne restano solo 5.5 per i restanti tre giocatori, per questo il compito dell'allenatore è particolarmente difficile in questo sport, perchè deve anche saper costruire una squadra ben bilanciata restando nel punteggio, cosa che deve tenere a mente anche quando vengono effettuati dei cambi.
CP: Onestamente è più complesso di quanto pensassi
GZ: Solo all'inizio, comunque questa complessità non toglie nulla alla spettacolarità che è pari a quella del basket in piedi.
CP: Parlaci un po' delle competizioni, come si sviluppano i campionati?
GZ: Ci sono tre campionati, quello principale è quello di A1 che è simile alla Legabasket del basket in piedi, è composto da 10 squadre e ci sono infatti playout per la retrocessione, playoff per l'assegnazione dello scudetto, c'è la Coppa Italia, la Supercoppa Italiana e la possibilità di giocare l'Eurolega in cui l'Italia fortunatamente eccelle grazie alla presenza della Santa Lucia Roma, a mio avviso la squadra più forte d'Europa.
La lega dove milita la mia squadra è l'A2 che quest'anno per carenza di sponsor è ridotta a 8 squadre e prevede solo la promozione della prima e la retrocessione dell'ultima anche se dall'anno prossimo dovrebbe diventare a 10 squadre così che si possano svolgere playoff e playout. La B invece serve per più che altro per incentivare le squadre appena nate o con poche disponibilità economiche e si divide in tre gironi da otto squadre, quello Nord, quello del Centro e quello del Sud in modo da evitare le lunghe trasferte tipiche dell'A2 e dell'A1.
CP: Per quanto riguarda le competizioni a livello Internazionale?
GZ: A livello di club c'è l'Eurolega in cui partecipano le squadre che vincono il rispettivo campionato nazionale e si suddivide in più gironi proprio come l'Eurolega del basket in piedi, inoltre, come ho detto prima, l'Italia fa sempre un'ottima figura grazie alle tante vittorie della Santa Lucia Roma.
A livello di Nazionale invece l'Italia ha vinto 4 titoli Europei e si è piazzata al terzo pesto nell'ultimo torneo continentale e questo ha permesso alla Nazionale azzurra di qualificarsi per Londra 2012. A livello mondiale l'Italia ha raggiunto al massimo un quarto posto proprio nell'ultima competizione internazionale, quella del 2010. Io personalmente ho avuto 5 convocazioni in Nazionale e sono state per me un onore e un'emozione incredibile.
CP: A livello di Campionato Italiano esiste un mercato di giocatori?
GZ: Esiste eccome un mercato e anche bello attivo perchè il Campionato Italiano di Basket in carrozzina è il miglior campionato d'Europa e molto probabilmente del mondo quindi tutti gli stranieri tendono a voler venire a giocare in Italia e arrivano da qualsiasi paese, anche Australia o Stati Uniti D'america, per questo motivo in serie A1 è pieno di stranieri mentre in A2 solo alcune squadre, quelle con più disponibilità economiche, possono permetterseli . La mia squadra ne è sprovvista dato che siamo una piccola realtà nata quattordici anni fa e, tranne qualche aggiunta, siamo lo stesso gruppo nato insieme alla società nel 1997.
CP: Ti ringrazio per la disponibilità e ti chiederi di ricordare i siti per chi volesse saperne di più
GZ: Grazie a te. www.basketincarrozzina.it per informarsi sulle regole e su ogni competizione e www.regiabasket.it per seguire la nostra squadra. Ci tengo a dire che se una persona ama il basket non può non innamorarsi del basket in carrozzina già dalla prima volta che lo vede, ve lo garantisco, lo amerà tanto quanto il basket in piedi.


Ringraziamo nuovamente Giovanni Zeni per la disponibilità sperando che questa intervista possa servire ad aumentare il seguito di uno sport che viene reso sempre più bello da grandi atleti che non hanno niente da invidiare ai colleghi che giocano senza carrozzina.

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