di Luca Ngoi
Notte NBA piuttosto movimentata quella che ci siamo appena lasciati alle spalle. I Miami Heat infatti riescono ad avere la meglio sui San Antonio Spurs ancora privi di vittorie in trasferta questa stagione (0-5 lontani dall' AT&T Center per Tim Duncan e compagni) dopo essere stati sotto anche di venti punti, mentre continuano a giocare bene e riprendono a vincere ad Ovest i Denver Nuggets di Gallinari (14 punti in 27 minuti) che stendono i pur non ostici Milwaukee Bucks nonostante i 30 punti di Brandon Jennings. Da segnalare nelle altre gare di giornata il nuovo successo dei Chicago Bulls ancora privi di Derrick Rose che si impongono in casa contro Phoenix, la bella vittoria di Orlando su Charlotte e infine la seconda W consecutiva dei Golden State Warriors che hanno la meglio su Cleveland in una partita più bella e combattuta del previsto. Ma non perdiamo altro tempo e come sempre andiamo ad analizzare top e flop dell'ultima notte NBA.
TOP: LEBRON JAMES. Contro gli Spurs la vince praticamente da solo, segnando 17 punti in un terzo quarto pazzesco sia per lui sia per la squadra, quando sembra che tutto possa riuscirgli, come lui stesso ha ricordato nella classica intervista a fine partita. Al termine della gara il Prescelto potrà contare 33 punti con 10 assist e 5 rimbalzi, la solita onnipotenza ma anche la consapevolezza di dover fare di più in alcuni momenti della partita in cui sembra voler giocare fin troppo da solo dimenticandosi dei compagni, il che finisce per fargli perdere il ritmo. Menzione d'onore anche per Mike Miller, che al ritorno dall'ernia che lo ha tenuto ai box fino a ieri si ripresenta con 18 punti e la perfezione dall'arco. Welcome back, Mike.
FLOP: I SOSTITUTI DI CHRIS PAUL. Va bene che vincere contro gli Utah Jazz in questo momento non è propriamente una passeggiata, ma da Randy Foye e Chauncey Billups forse coach Del Negro si aspettava qualcosina in più. I due playmaker invece pasticciano e non poco a Salt Lake City sommando alla fine un poco onorevole 7/26 al tiro con qualche palla persa di troppo che con CP3 non sarebbe arrivata. Peccato perchè i Clippers erano nel bel mezzo di una bella striscia vincente che li aveva portati anche a trionfare nel derby. Lo abbiamo detto più volte: appena troveranno un po' di continuità attenti a questa squadra.
LA SORPRESA: COREY BREWER. Ai Nuggets di oggi fa comodissimo avere uno con le sue qualità di corridore ed atleta in squadra, ma finora era venuto utile a coach Karl soltanto in limitati spezzoni di gara in cui c'era da difendere oppure portare un po' di furore agonistico alla squadra nei momenti di calo. Contro i Bucks però l'ex Minnesota totalizza il suo massimo stagionale con 22 punti a referto partendo dalla panchina ma giocando comunque 34 minuti. Per un giocatore spesso frustrato da prestazioni personali sotto gli standard e che quasi mai ha avuto la fiducia degli allenatori è importante trovarsi finalmente in un contesto perfetto per le sue caratteristiche. Quotazioni in ascesa.
SARANNO FAMOSI: KLAY THOMPSON. Di Kyrie Irving (18 e 8 rimbalzi nella partita di stanotte contro Golden State) vi abbiamo parlato tante volte, e allora diamo spazio a questo ragazzo che ha fatto molta fatica trovando poco spazio all'inizio della stagione e che invece con l'infortunio di Steph Curry si sta lentamente rilanciando. La scelta numero 11 dell'ultimo draft infatti esce dalla panchina per segnare 14 punti in 16 minuti di utilizzo e si rivela un'arma in più per coach Mark Jackson in una partita in cui Monta Ellis si prende un turno di riposo. Attenti a sottovalutarlo perchè il tiro è di prima qualità, sul fisico ci sta lavorando ed è un "progetto" che da qui ai prossimi tre anni potrà riservare qualche nota positiva.
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