lunedì 26 marzo 2012

Elite Eight, East Region, ecco chi sarà alle Final Four


di Claudio Pavesi
(cliccare sulla foto per ingrandire e vedere i risultati)

Siamo allo scontro decisivo della East Region, chi vince va alle Final Four. Syracuse contro Ohio State, la numero 1 del tabellone contro la numero 2. Ohio State parte bene e si porta subito sul 9 a 2 grazie alla presenza sotto canestro di Sullinger (19 punti e 7 rimbalzi alla fine) che sembra godere fin troppo dell'assenza di Fab Melo, difensore dell'anno della Big East. Per Syracuse tocca a Waters prendersi la squadra sulle spalle e il compito sembra venirgli piuttosto bene dato che oltre che riportare gli Oranges sul -2 riesce anche a costringere Sullinger a commettere 2 falli subito in apertura che lo obbligheranno a guardare la partita dalla panchina per quasi 14 minuti dei 20 totali del primo tempo. Per i restanti minuti le due squadre si alterneranno alla guida della partita ma restando sempre appaiate e non disdegnando alcune giocate parecchio spettacolari come l'alley-oop alzato dalla linea di metà campo da Scoop Jardine e chiuso dall'atletico C.J. Fair. Nel primo tempo non c'è un giocatore che si distingue su gli altri anche se la coppia Craft-Thomas continua a macinare punti e anche il freshman Amir Williams dimostra di poter prendere il posto di Sullinger, cosa che sicuramente farà l'anno prossimo quando il numero 0 dei Buckeyes sarà in NBA. Dopo il 29 a 29 del primo tempo le squadre tornano in campo e questa volta c'è anche Sullinger che continua a fare la voce grossa sotto i tabelloni e guida i suoi fino al +9. Syracuse non demorde e si affida ai leader emotivi della squadra cioè Jardine e Triche grazie alle cui penetrazioni e tiri da tre gli Oranges riescono a tornare sul -1 ma per loro sfortuna c'è un eroe inaspettato: Lenzelle Smith, giocatore al secondo anno che viaggia con una media di 6 punti a partita ma che oggi pensa bene di metterne 18, alcuni dei quali nei momenti decisivi del match. Il canestro del KO definitivo lo segna Deshaun Thomas che mette a segno un floater dopo una grande penetrazione, è il canestro del +6 a 90 secondi dalla fine che spezza definitivamente le gambe a Syracuse che non può fare altro che aspettare l'anno prossimo. Ohio State ha dimostrato ottime capacità difensive e offensive oltre che le abilità per essere competitiva anche quando Sullinger è in panchina per molti minuti, inoltre i Buckeyes sono una delle squadre più fisiche dell'intero Torneo NCAA, forse la più fisica, e sicuramente troppo grossi e aggressivi per una Syracuse priva di Fab Melo come testimonia la differenza a rimbalzo, +15 per OSU a fine partita, un sonoro 37 a 22. Riusciranno i Buckeyes a dominare fisicamente anche nelle Final Four? Lo sapremo solo vedendo la prossima partita, nel frattempo OSU si gode la prima presenza alle Final Four dal 2007, che poi è il vero motivo per cui Sullinger ha deciso di rinunciare al Draft dell'anno scorso dopo la sconfitta alle Sweet Sixteen della passata stagione.

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