di Claudio Pavesi
(Photo: Courtsesy / McDonald's) |
Avete presente l’All-Star Game della NBA? Dovete sapere che
non è l’unica partita delle stelle prestigiosa in America, ogni anno infatti,
nel periodo delle Final Four della NCAA, l’attenzione degli appassionati di
basket si sposta sul McDonald’s All American Game, la partita che mette a
confronto i migliori giocatori del paese che frequentano l’ultimo anno di liceo
e che, di conseguenza, si apprestano a entrare nel mondo del basket NCAA. Come
nella NBA i 24 giocatori coinvolti si dividono in 2 squadre, Est e Ovest, in
base alla posizione geografica del liceo che frequentano anche se non mancano
strane particolarità come quella accaduta a Yogi Ferrell e Gary Harris:
entrambi vivono a Indianapolis e giocano in due licei che distano tra loro circa
15 minuti di macchina ma la linea che divide Est e Ovest non ha avuto pietà e
ha obbligato le due guardie a giocare per selezioni diverse. Nelle tabelle
sottostanti potete vedere i roster con tanto di futura scelta universitaria
anche se non mancano gli indecisi.
EAST TEAM
Name
|
Position
|
College
|
SF
|
UCLA
|
|
C
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Syracuse
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PG
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Providence
|
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PF
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Kansas
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|
PF
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Memphis
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SG
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Michigan State
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|
PF
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Indeciso
|
|
PG
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N.C. State
|
|
PF
|
Indeciso
|
|
SF
|
Kentucky
|
|
SG
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N.C. State
|
|
SF
|
N.C. State
|
WEST TEAM
Name
|
Position
|
College
|
PF
|
Arizona
|
|
C
|
Baylor
|
|
PF
|
Indeciso
|
|
PG
|
Indiana
|
|
SG
|
Kentucky
|
|
PF
|
Arizona
|
|
SF
|
Indeciso
|
|
PG
|
North Carolina
|
|
PF
|
Indeciso
|
|
C
|
Texas
|
|
SG
|
Oklahoma State
|
|
SG
|
Duke
|
Ricordiamo che il McDonald All American Game non è l’unica
competizione di questo genere per i campioni liceali ma è comunque la più
prestigiosa anche se negli ultimi anni ha subito molti cambiamenti. La
spiegazione migliore di questo cambiamento l’ha data Doc Rivers, allenatore dei
Boston Celtics, ex partecipante di questa competizione e padre di un ex
partecipante, Austin Rivers, guardia di Duke University: “Ai miei tempi non
facevamo grandi trasferte con i nostri licei e non c’era internet, per questo
motivo non ci conoscevamo tra noi quando ci incontravamo per questa partita e
quindi ognuno era pronto a dare il 110% per dimostrare di essere il migliore.
Ora tutti si conoscono già per via dei mille tornei a cui partecipano e il
McDonald’s All American non è altro che uno spettacolo per il pubblico, uno
show privo di difesa e ricco di schiacciate.”
Nonostante le parole pungenti di Doc Rivers il McDonald’s
All American resta un grande spettacolo e anche quest’anno non ha deluso le
aspettative grazie alla spumeggiante vittoria dell’Ovest per 106 a 102
sull’Est. La partita non è stato solo uno show ma c’è stata anche molta
competizione dato che, dopo aver rimontato uno svantaggio di 23 punti, l’Est si
è trovata praticamente punto a punto a 3 minuti dalla fine, cosa che ha
scatenato la competitività e la voglia di vincere di ciascun ragazzo.
Senza molte sorprese la partita ha incoronato come MVP
quello che è considerato il miglior talento d’America: Shabazz Muhammad. L’ala
piccola del Nevada contesa tra UCLA, Duke, Kentucky e UNLV ha chiuso la partita
con 21 punti (leading scorer) ma soprattutto è riuscito a mostrare le sue
abilità segnando in ogni modo possibile ,dal tiro da 3 punti al post basso,
dalla schiacciata al tiro dalla media, chiudendo con una prestazione che ha
fatto ingolosire ancor più i quattro college rimasti a contenderselo. Il giorno
prima Muhammad aveva vinto anche la gara delle schiacciate battendo in finale
Archie Goodwin, talento già promesso a Kentucky dove raggiungerà Alex
Poythress, secondo miglior realizzatore della serata che a fine partita,
durante la conferenza stampa, ha esplicitamente chiesto a Muhammad di
raggiungerlo alla corte di coach Calipari.
Shabazz Muhammad con palla in mano (photo by Getty Images) |
Altro nome in vista durante la partita è stato quello di
Rasheed Sulaimon, futuro frequentatore di Duke, realizzatore di 18 punti con un
ottima prestazione al tiro da 3 punti anche se quello che più ha colpito del
ragazzo è stato l’atteggiamento da leader mostrato con l’abilità di segnare
quando il momento è importante. Hanno colpito anche le sue parole quando ha
dichiarato di voler dedicare la prestazione della serata a Trayvon Martin,
talento cestistico di 17 anni deceduto in una sparatoria il 26 febbraio, il
povero ragazzo era nel posto sbagliato al momento sbagliato.
A impressionare sono stati molti degli indecisi, oltre a
Muhammad infatti anche altri talenti devono ancora scegliere il college come
Tony Parker (10 punti e 7 rimbalzi), Amile Jefferson (8 punti e 4 rimbalzi) e
Anthony Bennett, 9 punti e 6 rimbalzi per il lungo canadese a noi molto noto
per essere il compagno di squadra del nostro connazionale Amedeo Della Valle. L’altro
compagno di Della Valle impegnato nella sfida era Brandon Ashley, autore di una
partita solida come è di suo solito. Purtroppo non è stato possibile vedere in
campo l’ultimo indeciso, Devonta Pollard, considerato uno dei migliori 3
talenti liceali ma costretto alla panchina per via di un brutto colpo preso
nell’allenamento di martedì. Per vederlo giocare bisognerà aspettare il 14
aprile, data del Jordan Brand Classic Game, altra tappa obbligatoria per i migliori
liceali degli USA.
A uscire da vera vincitrice della serata però è stata North
Carolina State, l’università che sorprendentemente schierava il maggior numero
di All American nella partita, ben 3, le due guardie esplosive Rodney Purvis e
Tyler Lewis oltre che l’ottima ala T.J. Warren. Lewis ha chiuso con 2 punti e 3
assist, Warren con 10 punti, 5 rimbalzi e 2 assist mentre Purvis ha guidato il
gruppo dei futuri Wolfpacks con 15 punti e 3 assist ma non sono le statistiche
a essere importanti, ciò che conta è il segnale che N.C. State ha lanciato,
infatti ha dimostrato che anche una squadra di medio livello può essere
estremamente competitiva nel recruiting e può insediare anche le grandi
università come ha dimostrato appunto N.C. State quando ha strappato Purvis a
Louisville. Purvis infatti aveva già ufficializzato il suo futuro a Louisville
ma quando ha sciolto la lettera che lo legava alla squadra di Rick Pitino i
Wolfpaks hanno dimostrato il loro valore nel recruiting e hanno strappato la
guardia a squadre ben più prestigiose come Missouri e Kentucky.
Non è ancora finito il Torneo NCAA di quest’anno e siamo già
pronti per l’anno prossimo, anche questa è la NCAA.
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