di Claudio Pavesi
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- Ad aprire le danze in questa parte del tabellone sono state Georgetown e N.C. State con la seconda decisa a voler sorprendere i più scettici anche se all'inizio dell'incontro i problemi di falli di Howell, una delle stelle, non sembrano aiutare particolarmente i Wolfpack. Come se non bastasse C.J. Leslie, leader dei Wolfpack, sbaglia molte conclusioni nel primo tempo, spesso infatti si affida all'istinto senza sapere che fare una volta staccati i piedi dal parquet mentre Lorenzo Brown, eroe della vittoria al turno precedente, regala passaggi come nessuno e conclude il primo tempo con 5 assist. I primi venti minuti si chiudono sul 30 a 27 per N.C. State con una rubata corredata dalla schiacciata in campo aperto per Leslie a 1 secondo dalla fine. Il secondo tempo prosegue in equilibrio grazie alla prestazione di Hollis Thompson che tiene in vita Georgetown con i suoi 23 punti anche se la tripla di Wood a 90 secondi dalla fine sembra aver chiuso la partita per i Wolfpack che però non hanno considerato il carattere e il talento di Hollis Thompson che a 1 minuto dalla fine mette a segno una tripla irreale per il momentaneo -4. Inizia la girandola dei tiri liberi con le imprecisioni dei Wolfpack, addirittura Wood fa 1 su 2 nonostante il 92% in stagione e di conseguenza lascia una possibilità agli Hoyas per cui è Thompson a provare il tiro all'ultimo secondo per il pareggio da lontanissimo ma non arriva neanche al ferro. Festeggiano i Wolfpack che a sorpresa arrivano ale Sweet Sixteen.
- La seconda partita della Mid-West è North Carolina-Creighton, sfida interessante anche per lo scontro tra le stelle Doug McDermott e Harrison Barnes, amici ed ex compagni di squadra a Emis High School. Le due squadre partono forte, il ritmo è molto alto e a risentrne è John Henson, al rientro dopo l'infortunio, che, preso dalla concitazione dell'incontro, finisce per perdere il controllo e procurarsi un fallo tecnico abbastanza stupido. Kendall Marshall sembra particolarmente ispirato anche in fase realizzativa, segna 13 punti in meno di un tempo anche se di solito la sua media è di 8 punti a partita e ovviamente non tralascia gli assist (finirà con 18 punti e 11 rimbalzi). Creighton vuole cercare di velocizzare la partita ma i Tar Heels difendono troppo bene impegnandosi a vincere la lotta a rimbalzo e limitando McDermott che a fine partita avrà comunque 20 punti e 9 rimbalzi. Il primo tempo si chiude 43 a 35 per UNC che trovano il bandolo della matassa riducendo le palle perse da 4 nei primi 4 minuti a 1 nei successivi 16. Il secondo tempo è una passerella di North Carolina tanto che sul 67 a 50 a 10 minuti dalla fine sono pochi i BlueJays a credere nella rimonta, uno di questi è il centro Echenique che almeno ci regala un highlight schiacciando in faccia a Henson. La partita si conclude senza altri sussulti con la vittoria facile di UNC nonostante i soli 11 punti e 6 rimbalzi di Zeller, limitato per falli nel primo tempo. North Carolina però non potrà festeggiare molto perchè nel secondo tempo Henson prende una brutta butta al polso infortunato ma la notizia peggiore arriva da Marshall che si rompe un osso della mano, precisamente lo scafoide, e sarà operato lunedì. Niente di buono per una squadra che ha una rotazione a sette giocatori e che non ha un playmaker puro di riserva dato che Strickland si è infortunato prima dell'inizio della stagione. Che sia la fine del sogno per UNC?
- Ohio-USF è stata davvero una partita molto bella e combattuta anche se non molto spettacolare fino agli ultimi 4 minuti in cui le due squadre si sono affidate ai loro rispettivi point man, Collins per USF e DJ Cooper per Ohio per cercare di risolvere una partita che fin dal primo minuto era rimasta punto a punto. Nei momenti decisivi però a USF sembra non entrare un singolo tiro libero salvo poi a 50 secondi dalla fine vedere il lungo Fitzpatrick realizzare l'insensata tripla del -3. Parte la girandola dei tiri liberi ma Ohio è letale e USF sbaglia un tiro di troppo quindi non c'è più altro da dire, è finita, Ohio, ex ateneo del capitano di Siena Shaun Stonerook, arriva alle Sweet Sixteen per la prima volta dal 1964 ed è la prima numero 13 del tabellone a raggiungere questo traguardo dai tempi di Bradley nel 2006. Nessuno avrebbe mai scommesso su Ohio, nemmeno il brand che produce le sue divise tanto che al primo turno non aveva provveduto a portare quelle nuove che sono state però recuperate in qualche modo per la partita contro USF. Al prossimo turno avremo l'opportunità di vedere le due elettrizzanti guardie Cooper e Offutt che proveranno l'impresa di affondare North Carolina approfittando dell'assenza di Kendall Marshall.
- Purdue-Kansas è sulla carta lo scontro più bello di questo turno e infatti si è dimostrata una fantastica partita. Purdue parte forte e si porta sull'11 a 2 e mantiene 9/10 punti di vantaggio fino al flagrant foul di Ryne Smith dopo il quale i Jayhawks prendono coraggio e si rifanno sotto. Si vede che Hummel ha voglia di fare bella figura dopo una anno da spettatore per via dell'infortunio al ginocchio infatti registra 22 punti 6 rimbalzi e 2 assist solo nel primo tempo che si conclude 36 a 30 per i Boilermakers. Nel secondo tempo Purdue cerca di prendere il largo più volte ma è Elijah Johnson che ogni volta tarpa le ali ai Boilermakers, la guardia al terzo anno infatti è il leader della serata con i suoi 18 punti e la sua letale perfezione nei momenti decisivi, abilità che permette a Kansas di raggiungere il primo vantaggio della serata a 30 secondi dal termine. Hummell sbaglierà la tripla del potenziale +2 e nel ribaltamento di fronte è Taylor che in contropiede schiaccia per il +3 di Kansas. Purdue proverà a pareggiare con un tiro da lontanissimo e non ci andrà lontano ma sarà comunque costretta a lasciare il passo a Kansas che sarà impegnata nelle Sweet Sixteen contro N.C. State. Si chiude così l'avventura dei Boilermakers e del loro capitano Robbie Hummell che chiuderà con 26 punti, 9 rimbalzi e 3 assist, un ragazzo speciale per cui allenatore e compagni sono scoppiati in lacrime al pensiero di un futuro senza di lui, futuro che forse potrà essere migliore per noi europei dato che ci sono buone possibilità di vederlo nel vecchio continente.
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