lunedì 19 marzo 2012

NCAA Tournament 2012, East Region, terzo round


di Claudio Pavesi
(cliccare sulla foto per ingrandire e vedere i risultati)


  • Apriamo le danze con Syracuse - Kansas State in cui gli Oranges devono dimostrare che la brutta prestazione del primo turno contro UNC-Asheville è stata solo un caso. Kansas State parte bene e domina a rimbalzo d'attacco sfruttando l'assenza determinate di Fab Melo ma proprio quando i Wildcats stavano iniziando ad attaccare bene accade l'inaspettato, McGruder, il leader offensivo di K-State, si gira la caviglia anche se non in maniera gravissima infatti rientra in campo ma sbaglia alcune conclusioni facili tra cui un appaggio da solo in campo aperto, non è il solito McGrunder, non è lo stesso giocatore che ha realizzato 30 punti al primo turno anche se alla fine sarà il miglior realizzatore con 15 punti ma tirando molto male. K-State prova a colamre il gap ma il suo attacco è troppo statico e ripetitivo quindi si deve rassegnare e perdere 75 a 59 nonostante i 14 punti e 17 rimbalzi di Henriquez. Per Syracuse va segnalata la prestazione di Triche, giocatore molto attivo e in grado di fare tante piccole cose non segnalate sul tabellino cioè i cosiddetti intangibles, ottimo pure Scoop Jardine con 16 punti e 8 assist anche se è la panchina a fare la differenza con Southerland (15 punti e 6 rimbalzi) e Dion Waters che con i suoi 18 punti è il miglior realizzatore della serata.
  • La seconda partita del tabellone vede Ohio State affrontare un'avversaria davvero ostica come Gonzaga, due squadre molto diverse, la prima molto fisica e la seconda composta principalmente da giocatori sottomisura e che di conseguenza fa affidamento sulla velocità e sul tiro da fuori. Ohio State parte molto forte con Sullinger che stupisce tutti con un 2 su 2 da 3 punti in meno di un minuto salvo poi rallentare e avere difficoltà a trovare il canestro sia con lo stesso Sullinger che non segnerà più per circa dieci minuti che con Deshaun Thomas, eroe della partita del turno precedente che però contro Gonzaga ha trovato il primo canestro solo dopo diciassette minuti di gioco. Gonzaga si dimostra una squadra davvero solida e pericolosa e non per niente gli Zags chiudono il primo tempo a soli due punti da Ohio State grazie alle triple del solito Pangos e del tedesco Elias Harris a cui vanno aggiunte le scorribande di David Stockton, figlio del leggendario John, che chiuderà l'incontro con 1 solo punto ma ben 5 assist e tante ottime giocate di energia. Nel secondo tempo però si scatenano Craft (17 punti e 10 assist alla fine) e il finora taciturno Deshaun Thomas che chiuderà con 18 punti e che in coppia riescono a portare i Buckeyes sul +10. Sembra ormai tutto finito quando rientra in campo Stockton che in coppia con Gary Bell cambia la partita riportando gli Zags prima sul -4 a 5 minuti dalla fine e poi addirittura al pareggio a 3 minuti dal termine. Purtroppo per Gonzaga da quel momento i canestri diventano stregati e non sembra possa entrare più alcun tiro e così Ohio State decide di approfittarne chiudendo la partita con sullinger che si sblocca a 58 secondi dalla fine dopo un lungo periodo di secca offensiva. Continua la maledizione e gli Zags sbagliano 5 tiri in fila, entra solo una tripla all'ultimo ma ormai è troppo tardi e i Buckeyes non si scompongono. Festeggiamenti quindi per Sullinger e compagni che approdano nuovamente alle Sweet Sxteen.
  • Wisconsin e Vanderbilt sono due buone squadre, la prima molto difensiva e la seconda che basa il suo gioco sull'attacco e di conseguenza l'inizio della partita è dedicato allo studio reciproco, come se le due compagini si stessero osservando, nessuno esagera. L'unico che sembra avere una marcia in più nei primi minuti è Ryan Evans, guardia/ala dei Badgers che mette a segno 8 dei primi 10 punti di squadra in 4 minuti senza sbagliare un solo tiro dal campo anche se poi chiuderà la partita con 11 punti tirando solo altre 3 volte in tutta la sera. Vanderbilt è stranamente in difficoltà al tiro da 3 punti e dopo 30 dei 40 minuti di gioco ha saputo mettere a referto solo 3 assist di squadra come dimostra il suo gioco piuttosto statico fatto di isolamenti per Jenkins e Taylor che però non sono decisamente in giornata come si può vedere dal 3-13 al tiro del primo e dal 4-12 del secondo. Taylor in compenso ci regala l'highlight del secondo tempo, il numero 44 di Vandy infatti si esibisce in un crossover che spezza le caviglie al difensore mandandolo a terra e succesivamente si posiziona con uno step-back e infila una tripla che fa impazzire il palazzetto. Wisconsin vive di parziali, o segna un parziale di 8/10 a 0 o si rifiuta di fare canestro ma a furia di continuare con questo trend non riesce mai a costruirsi un vantaggio solido, inoltre il più delle volte i canestri decisivi arrivano da giocatori che non ti aspetti come Brust, uscito dalla panchina. Come era prevedibile il tutto si decide nei secondi finali: 2.1 secondi con 2 liberi per Ryan Evans ma ne mette 1 solo quindi si resta sul +3 per i Badgers, a 1.9 dalla fine Vandy può provare il pareggio ma dovrà partire dalla sua area quindi è obbligatoria una rimessa lunghissima che però viene deviata, vittoria Wisconsin. Da segnalare che negli ultimi 2 minuti Vanderbilt non è riuscta a segnare un singolo punto.
  • A chiudere il tabellone della East Region è Cincinnati - Florida State, partita che come da abitudine per le due squadre in questione parte in maniera abbastanza lenta, con pochi canestri e con Cincinnati che prova a sperimentare il centro dell'area con Yancy Gates. Entrambe le squadre stringono le maglie della difesa e giocano molto in contropiede regalando al pubblico spettacolari schiacciate in campo aperto. Il secondo tempo inizia con un minimo di paura quando Dulkys di FSU si scontra molto duramente con il compagno Bernard James, per un attimo si è temuta una commozione cerebrale ma per fortuna nulla di grave. Gli ultimi 5/6 minuti ormai sono da copione: punteggio in bilico e palla in mano ai leader come dimostra il canestro da tre punti senza ritmo di Luke Loucks per pareggiare a quota 46 a 3 minuti dalla fine a cui però risponde con un'altra tripla Kilpatrick, mattatore di Cincinnati con 18 punti. Nelle successive azioni di FSU Loucks e James sono gli unici in grado di realizzare punti infatti quando non sono loro a toccare la palla accadono fatti particolari come la palla persa a 2 metri dal proprio canestro che regala i 2 punti del vantaggio a Cincy. I Bearcats riescono comunque a complicarsi la vita commentendo un'infrazione di passi sulla rimessa a 4 secondi dalla fine regalando un ultimo tentativo a FSU che però non riuscirà a concretizzare. Cincinnati sempre più in forma, prima la finale della Big East e poi l'arrivo alle Sweet Sixteen in cui non hanno intenzione di regalare niente a Ohio State.

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