Intervista realizzata da Claudio Pavesi
A destra Massimo Oriani in occasione delle World Series di baseball del 2007 vinte dai Boston Red Sox |
Oggi sono felice e onorato di annunciarvi il nostro nuovo ospite, Massimo Oriani, vera e propria enciclopedia dello sport americano e nota penna della Gazzetta dello Sport. Spesso si reca negli Stati Uniti per seguire gli sport che lo appassionano e le squadre di Bosto
n per cui fa il tifo.
Come vivono lo sport
gli americani rispetto agli italiani visto che hai avuto l'occasione di vederlo
da vicino?
Non è nemmeno
possibile paragonare lo spirito per lo sport italiano rispetto a quello
americano, sono due mondi diversi, è come il giorno e la notte. In America ogni
evento sportivo è prima di tutto una festa, si va allo stadio con la famiglia e
si cerca di arrivare presto così da organizzare un barbecue fuori dallo stadio
o passare del tempo con i giochi organizzati per attendere l'inizio della
partita. La critica che viene mossa allo sport americano è la mancanza di tifo
vero e proprio ma mi permetto di dissentire, lo sport americano infatti non
manca di rivalità molto accese per cui il tifo diventa sfegatato senza per
questo essere aggressivo come spesso accade in Italia nei campi di calcio e
ormai, purtroppo, anche in qualche palazzetto.
So che non ti limiti
al basket infatti segui molto anche il baseball e il football americano, sia
NFL che NCAA, come si può vedere dal tuo blog per la Gazzetta dello Sport
"l'America al Massimo". A quale di questi sport sei più appassionato?
E' davvero difficile
fare una classifica, quasi impossibile ma pensandoci metterei al primo posto il
football seguito dal baseball e solo al terzo posto il basket. Questa però è
una classifica che va presa con le molle, se dovessi dare un voto a ciascuno
sport sarebbe 10 per il football, 9.75 al baseball e 9.50 al basket, come vedi
raggiungono tutti l'eccellenza.
Potendo vedere molte
partite ce n'è stata una che ricordi più delle altre? Che sia solo per
un'episodio o perchè particolarmente bella.
Da appassionato di
baseball e tifosissimo dei Red Sox devo dirti obbligatoriamente le World Series
del 2004 con il ritorno al titolo dopo 86 anni grazie alla vittoria sui
Cardinals.
Da tifoso dei Red Sox
non posso che essere d'accordo. Per quanto riguarda football e basket?
Nel football non c'è
niente di più bello della rivalità tra le università del sud motivo per cui lo
scontro Auburn-Alabama non penso abbia rivali. Il basket mi ha dato le emozioni
più grandi quando qualche hanno fa ho potuto assistere a Duke contro North
Carolina al Cameron Indoor Stadium, qualcosa di pazzesco, penso che ogni
appassionato di basket dovrebbe aver l'opportunità di fare la mia stessa
esperienza.
Vedendo molte partite
si vedono anche molti stadi, qual'è secondo te il più bello e perchè? Qual'è
invece il campo con l'atmosfera migliore.
Parlando di modernità
e tecnologia non penso ci sia niente al livello del nuovo Amway Center degli
Orlando Magic ma io sono affascinato dalla storia di un edificio più che dalla
sua tecnologia ed è per questo che il mio preferito è il Boston Garden e non lo
dico solo perchè tifo Celtics ma perchè penso che entrando si respiri un'aria
diversa. Una volta all'interno basta alzare gli occhi e si può vedere un numero
irreale di stendardi celebrativi di titoli vinti e maglie ritirate mentre la
maggior parte degli altri palazzetti possono essere anche più moderni ma sono
molto spersonalizzati. Per lo stesso motivo nel baseball quelli che preferisco
sono Fenway Park a Boston e Wrigley Field a Chicago.
Si sa che gli
americani non tengono molto alla storia dei loro stadi, spesso preferiscono
abbattere e ricostruire, come con lo Yankee Stadium.
E' vero, per questo
amo particolarmente i pochi residui di storia sportiva. Comunque speriamo
abbattano anche quello nuovo degli Yankees! (ride)
Andiamo sempre più
nello specifico entrando nell'ambiente NBA. Tra i personaggi che hai conosciuto
c'è uno che lo ha colpito più di altri?
Un'aneddoto bellissimo
riguarda il baseball. Ero ad un vecchio All-Star Game, il mio primo, ero
arrivato prima per vedere il riscaldamento e, grazie al pass della stampa, ho
avuto l'opportunità di avvicinarmi fino alla gabbia di battuta dove si allenano
i battitori. Dopo poco tempo mi si affiancò una persona che venne subito
circondata da una miriade di giornalisti. Alle mille richieste di interviste e
dichiarazioni questa persona rispose indicandomi e dicendo "chiedete al
mio agente". Fu solo allora che lo riconobbi, era Ernie Banks, uno dei più
grandi giocatori della storia del baseball e io sono stato il suo agente per un
giorno.
Nel mondo del basket
invece devo dire che la persona a cui sono più legato è Danny Ainge, General
Manager ed ex giocatore dei Boston Celtics, è davvero un grande uomo oltre che
un grande professionista, sono davvero contento di averlo conosciuto e per
questo devo ringraziare un altro mio amico, Chris Wallace, ex General Manager
dei Celtics ora intento a ricoprire lo stesso ruolo ai Memphis Grizzlies.
Ora passiamo alle
domande tecniche. Sacramento Kings, squadra piena di realizzatori (Evans,
Thornton, Isaiah Thomas, Cousins, Salmons, Fredette) ma cosa serve davvero per
fare il salto di qualità?
Senza dubbio un
veterano di talento e con grande carisma, un giocatore esperto che sappia
mettere i tiri decisivi e che possa fare da mentore ai giovani talenti come
quelli che hai citato.
A proposito, Fredette
valeva una scelta così alta al Draft? Isaiah Thomas ora è il titolare e ha
vinto il premio di rookie del mese anche se è stato scelto per ultimo al Draft.
Fredette è un buon
giocatore e un tiratore incredibile ma non valeva una scelta una così alta
anche se dal punto di vista del marketing è stato un colpaccio.
Qual'è secondo te la
squadra rivelazione dell'anno? La squadra che sta andando oltre le aspettative?
Si potrebbe dire
Philadelphia e Indiana ma secondo me sono squadre ben costruite e i risultati
che stanno ottenendo erano nei piani delle società quindi dico Minnesota. Mi
hanno colpito, hanno tanto talento, sono giovanissimi, Kevin love sta
esprimendo al meglio il suo potenziale e ha trovato subito un ottimo feeling
con Ricky Rubio, se quest'ultimo non si fosse infortunato avrebbero potuto
pensare anche ai Playoffs.
Brandon Jennings: sta
facendo benissimo con i Bucks, ma dove può arrivare? può essere un'All Star?
Per diventarlo dovrà lasciare Milwaukee?
Non penso che possa
andare molto oltre quello che sta facendo adesso con i Bucks e questo non vuol
dire che sia un cattivo giocatore, anzi è molto valido ma ha un grande limite,
quello di non essere un giocatore d'ordine, un giocatore da sistema come invece
dovrebbe essere un grande point-man per poter puntare a vincere qualcosa in
NBA.
Giocatori europei in
NBA. Ce ne sono sempre di più e nei primi tempi sembrano essere più
avvantaggiati rispetto ai colleghi collegiali per aver imparato un basket forse
più completo e per aver giocato con gente già professionista e con più
esperienza. Anche Jennings ha fatto questa scelta, pensi che altri giovani americani
seguiranno il suo esempio?
Senza dubbio il fatto
di poter giocare con professionisti, gente che ha fatto del basket un lavoro
per anche più di dieci anni, è senza dubbio un grande vantaggio, si possono
imparare molte cose da un veterano per non parlare del fatto che il basket
europeo permette di imparare meglio l'uso dei fondamentali e del gioco di
squadra. Il caso di Jennings era particolare perchè non era stato ammesso ad
Arizona e l'Europa era la sua unica possibilità, dopo di lui anche Jeremy Tyler
aveva provato l'esperienza al Maccabi ma con scarso successo e anche per questo
esempio non credo vedremo in Europa molti altri liceali americani
principalmente perchè non è nella loro mentalità, è difficile per loro pensare
ad un diciottenne che attraversa l'oceano per giocare a basket lontano dalla
famiglia e dalla NCAA.
Fenomeno Linsanity.
Il discorso è sempre lo stesso, quanto può durare? Qual'è il vero valore di
Lin? Avrebbe avuto lo stesso impatto se Lin non fosse stato di origine asiatica
o avesse giocato in una piazza meno esposte di New York?
Lin è un giocatore di
medio livello, non eccezionale ma nemmeno scarso, penso che la sua esplosione
fosse dovuta anche alla scarsa preparazione alle partite delle prime squadre
che ha affrontato, non lo conoscevano bene e sono rimaste spiazzate quando ha
iniziato a fare bene; ora si limita a gestire il pallone senza fare il
protagonista e mi sembra il ruolo giusto per lui. Per quanto riguarda
l'attenzione mediatica non ti so dire quanto abbia influenzato il fatto che sia
asiatico, non penso molto, ma in compenso credo che la sua notorietà la debba
al fatto di giocare per i Knicks, New York non è come le altre città, tutto
viene amplificato, se Lin avesse giocato a Minneapolis e a Milwaukee non
avrebbe fatto tutto questo clamore.
Ci sapresti dire se
dagli USA arrivano voci più concrete sul mercato NBA? Il destino di Howard? Il
futuro di Celtics e Lakers?
Per quello che so io
non ci saranno grandi manovre in generale in tutta l'NBA. Howard dovrebbe
restare a Orlando ed è più probabile che i Magic vadano sul mercato per
acquistare un giocatore a lui gradito piuttosto che per cederlo. I Lakers non
dovrebbero fare grandi movimenti per cui è quasi impossibile che vendano Gasol,
può darsi che rinforzino il reparto guardie ma non bisogna aspettarsi grandi
nomi, si parla di Raymond Felton, Ramon Session o comunque di giocatori di
questo livello. I Celtics allo stesso modo non cambieranno i loro pezzi
principali anche se ci hanno provato in questo periodo infatti erano pronti a
fare vere e proprie follie pur di avere DeMarcus Cousins quando quest'ultimo
era ai ferri corti con coach Paul Westphal ma i Kings hanno resistito e hanno
preferito cambiare allenatore.
Rondo invece? Rischia
davvero di partire?
Rondo lo avrebbero
ceduto solo per ottenere Chris Paul ma come sappiamo l'ex New Orleans ha preso
un'altra strada.
Come siamo soliti
chiedere ai nostri intervistati anche a lei tocca prendere parte al gioco dei
pronostici. Chi si aggiudica l'NBA, chi l'NCAA?
In NBA penso che vinceranno
i Miami Heat dopo aver battuto in finale gli Oklahoma City Thunder. In NCAA
ritengo sia arrivato finalmente il turno di Kentucky.
Spero vi sia piaciuto questo regalo che abbiamo voluto farvi, vi dico solo che ne stiamo preparando altri molto interessanti quindi restate aggiornati con Basketzone RTP.
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