lunedì 12 marzo 2012

La March Madness entra nel vivo: ha inizio il torneo finale

Di Federico Bianchi.

Dopo l’accurato recap giornaliero di Claudio sui tornei di conference, passiamo a raccontarvi cos’è successo nella Selection Sunday, la giornata di ieri che ha portato alla composizione del tabellone del torneo finale che deciderà, tramite le Final Four in programma a New Orleans, chi sarà la squadra campione della Division One del 2012.
Il tabellone è composto da 68 squadre, 4 delle quali giocheranno un turno preliminare nelle giornate di domani e dopodomani.
I quattro incontri dei prossimi due giorni vedono affrontarsi Mississipi Valley State e Western Kentucky, Brigham Young e Iona, Lamar e Vermont, South Florida e California.
Come molti di voi sapranno inoltre il tabellone delle 64 squadre che inizieranno ad affrontarsi dal 15 marzo è suddiviso in 4 “regioni”: South, East, Midwest e West, ognuna delle quali presenta le teste di serie dalla 1 alla 16. Analizziamo ora le quattro parti del tabellone.

SOUTH.
La South Region presenta come testa di serie numero 1 Kentucky, che viene dalla sconfitta nella finale del torneo dalla SEC contro Vanderbilt, ma che rimane senza dubbio una delle favorite per la vittoria finale grazie a una squadra molto ricca di talento (Anthony Davis su tutti). La squadra di coach Calipari quest’anno può contare oltre che sul talento dei freshmen anche sull’esperienza di alcuni componenti del roster che sono in Division One da più di un anno e hanno già giocato il torneo finale l’anno scorso.
Seconda testa di serie di questa parte di tabellone è Duke, squadra con molta più esperienza e sicuramente pericolosa, anche in ottica Final Four, vista anche la presenza in panchina di coach K. Tuttavia a mio modo di vedere Duke quest’anno non ha avuto un andamento costante e un minimo passo falso al torneo può costare caro.
Altre squadre molto interessanti di questa parte di tabellone sono Baylor, finalista del torneo della Big12, che grazie al talento di Perry Jones può dare fastidio a molte squadre e Indiana, autrice di una fantastica stagione, nella quale splende la vittoria contro Kentucky, unica sconfitta della squadra di Calipari in regular season. Oltre alle squadre già citate da tenere d’occhio sono anche gli U-Conn Huskies, vincitori della passata stagione, che, nonostante una stagione non molto positiva, possono dire la loro grazie al talento di Lamb, Drummond e Napier.

EAST.
I Syracuse Orange si sono assicurati la testa di serie numero 1 della East Region grazie a una regular season da una sola sconfitta, alla quale però è seguito un torneo della Big East non proprio esaltante, in cui la squadra di coach Jim Boheim ha perso in semifinale contro Cincinnati. Tuttavia gli Orange hanno buone possibilità di arrivare alle Final Four se riesco a mantenere il solido gioco, soprattutto difensivo, mostrato nel corso dell’anno. L’unica cosa che potrebbe remare contro Syracuse è forse la mancanza di una vera stella nel proprio roster, comunque ricco di giocatori di talento come Waiters, Jardine, Joseph e Melo.
A tentare di mettere i bastoni tra le ruote a Syracuse ci saranno gli Ohio State Buckeyes, guidati dalla superstar Jared Sullinger, che hanno perso la possibilità di avere una testa di serie numero uno perdendo la finale del torneo della Big10 contro Michigan State. Ohio State è una squadra di indubbio talento che nel corso della stagione ha anche mostrato sprazzi di grande gioco offensivo e difensivo.
Oltre ai Buckeyes, molto pericolosa è anche la terza testa di serie, Florida State, fresca vincitrice del titolo della ACC, che anche in stagione regolare ha mietuto diverse vittime importanti.
Le mine vaganti di questa parte del bracket infine potrebbero essere Vanderbilt, vincitrice della SEC e West Virginia, che può contare sul talento di Kevin Jones, uno dei migliori realizzatori e rimbalzisti della Division One.

MIDWEST.
Nella Midwest Region la testa di serie numero 1 è North Carolina, una delle squadre con il maggior concentrato di talento ed esperienza della Division One, che però soffre della perdita di John Henson, lungo titolare che ha viaggiato in doppia doppia di media in stagione. A mantenere UNC tra le favorite c’è il talento di Harrison Barnes, unito all’apporto sicuro dell’altro lungo Tyler Zeller e agli assist di Kendall Marshall, senza dubbio uno dei migliori playmaker della nazione.
La seconda testa di serie di questa region però è Kansas, squadra di grande talento, guidata da Thomas Robinson, lungo col numero 0 in lizza per il premio di player of the year, che quest’anno ha dato prova del suo talento sotto i tabelloni di tutti gli Stati Uniti. Insieme a Robinson a rendere Kansas una squadra temibile ci sono il playmaker Tyshaun Taylor, l’ala piccola Elijah Johnson e il centro 7 piedi Jeff Withey.
Le prime due teste di serie di questa parte di tabellone sembrerebbero destinate a giocarsi l’accesso alle Final Four l’una contro l’altra, ma ci sono altre due squadre che possono fare la parte delle guastafeste: Georgetown e Michigan, anche se come terza e quarta testa di serie sembrano meno pericolose dei quelle delle altre parti di tabellone.

WEST.
Concludiamo con la West Region, in cui a farla da padroni con la prima testa di serie sono i Michigan State Spartans, vincitori del torneo della Big10. Gli Spartans hanno iniziato male la stagione, ma il loro rendimento è andato via via crescendo e ora si meritano il primo posto regionale. Confrontata con le altre teste di serie numero 1, la squadra di coach Tom Izzo può sembrare quella con meno talento puro, ma gli Spartans basano la loro forza su una frontline di altissimo livello, guidata da Draymond Green, giocatore al quarto anno di college, anche lui in lizza per il titolo di player of the year, grazie a 16 punti e 10 rimbalzi di media.
Alla seconda testa di serie ci sono i Missouri Tigers, autori di una grande stagione e, a differenza di Michigan State, dotati di un back court davvero notevole, nel quale brillano Kim English, Marcus Denmon, Phil Pressey e Michael Dixon. I Tigers difettano un po’ di peso sotto canestro, ma possono essere devastanti nelle partite ad alto ritmo e con punteggi alti.
All’interno di questa parte di tabellone però ci sono altre tre squadre che possono dare fastidio a chiunque: la prima è Marquette, terza testa di serie, che grazie al talento di Darius Johnson-Odom ha raggiunto anche il nono posto del ranking in stagione regolare.
Segue subito dopo Louisville, vincitrice del torneo della Big East, che non ha avuto una stagione esaltante, ma che con la fiducia acquisita con la vittoria del torneo di conference può fare molto bene anche nel torneo finale.
Infine le due mine vaganti di questa parte di tabellone sono i Florida Gators e i Murray State Racers, vera sorpresa della regular season.

Questo è il panorama che si presenta alla vigilia del torneo finale, per ora ho analizzato solo le squadre più interessanti, che hanno dato sfoggio delle loro capacità in regular season, ma il torneo finale è sempre da seguire fino alla fine, perché non c’è competizione sportiva in cui ci siano più sorprese del torneo NCAA.
La March Madness ora entra nel vivo e vi assicuro che come ogni anno saranno 15 giorni di fuoco, da seguire senza tregua per scoprire chi raggiungerà le Final Four di New Orleans e alzerà il trofeo di campione della Division One. Per ora è tutto, vi ringrazio per l’attenzione, continuate a seguire il blog di Basketzone per continui aggiornamenti sul torneo finale e non solo.


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