di Davide Quaranta.
"Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?", basta questa citazione per descrivere lo stato d'animo degli spogliatoi di Siena e Cantù un attimo dopo le rispettive vittorie in semifinale contro l'EA7 Milano (non senza qualche polemica) e la Scavolini Siviglia Pesaro.
Arrivano in finale le due squadre che da ormai un anno stanno prendendosi il proscenio nel campionato italiano, con due finali di coppa Italia, una supercoppa Italiana e una serie di finale valevole per lo scudetto. Sfiga, non c'è mai stata partita, Siena ha sempre vinto.
La palla a due dell'atto conclusivo delle Final Eight 2012 si alza alle 17 in un PalaIsozaki quasi tutto esaurito, con Cantù che vuole mettere fine al dominio senese degli ultimi anni. Le speranze della Bennet durano soltanto dieci minuti, quando al primo mini-intervallo si ritrovano sotto per 21-16. Se nella semifinale contro Milano, la Montepaschi ha vinto senza convincere e con complice qualche chiamata dubbia, altrettanto non si può dire di questa finale: alla ripresa del gioco Siena decide di scappare, scavando un distacco che non sarà poi ricucito dalla squadra di Trinchieri. Andersen fa pentole e coperchi in un primo tempo strepitoso, che chiude a quota 18 punti (sui 23 finali) che gli varranno, assieme alla grande prestazione del giorno precedente, il trofeo di MVP della manifestazione (nella foto sotto). Oltre all'ex Rockets, per Siena da sottolineare la partita di Lavrinovic (16 punti) che, preferito a Rakocevic, non fa rimpiangere la scelta di Pianigiani.
Per i lombardi il migliore è stato Basile, autore di 15 punti, seguito dai 12 di Leunen. In ombra i due mattatori delle partite precedenti Micov e Markoishvili, con 6 e 2 punti a referto in poco più di venti minuti di impiego. Cantù ha pagato l'incredibile precisione al tiro da due di Siena (26/38 per un super 68 %), non riuscendo neanche a contenere le palle perse (20).
Si chiude un altro capitolo della sfida tra Pianigiani e Trinchieri, tra Montepaschi Siena e Bennet Cantù, ma non necessariamente l'ultimo: ad oggi queste (insieme a Milano) sono le squadre più quotate ad arrivare in finale scudetto e, se così fosse, quel famoso ritornello non sarebbe così fuori moda.
Per i lombardi il migliore è stato Basile, autore di 15 punti, seguito dai 12 di Leunen. In ombra i due mattatori delle partite precedenti Micov e Markoishvili, con 6 e 2 punti a referto in poco più di venti minuti di impiego. Cantù ha pagato l'incredibile precisione al tiro da due di Siena (26/38 per un super 68 %), non riuscendo neanche a contenere le palle perse (20).
Si chiude un altro capitolo della sfida tra Pianigiani e Trinchieri, tra Montepaschi Siena e Bennet Cantù, ma non necessariamente l'ultimo: ad oggi queste (insieme a Milano) sono le squadre più quotate ad arrivare in finale scudetto e, se così fosse, quel famoso ritornello non sarebbe così fuori moda.
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