giovedì 2 febbraio 2012

NCAA Basketball: istruzioni per l'uso.

Di Federico Bianchi.


Da diverso tempo ormai sul blog di Basketzone trova spazio la rubrica di Claudio Pavesi "Tanta voglia di ranking", nella quale ogni settimana Claudio vi tiene aggiornati sull'andamento di uno dei campionati che a noi del team Basketzone sta più a cuore: la Division One del college basket americano. Visto il recente successo di questa rubrica, vorremmo cercare di creare ancora più interesse intorno a questa realtà, in quanto riteniamo che sia una realtà cestistica di altissimo livello, lo scopo di questo articolo e fare chiarezza su alcuni punti "oscuri" del college basket, per permettere a tutti voi lettori di godervi appieno i nostri aggiornamenti settimanali.
Iniziamo con una piccola precisazione: la sigla NCAA da noi usata è relativamente inappropriata, infatti ciò di cui noi parliamo non è l'NCAA, che è una lega che comprende tutti i campionati collegiali americani di tutti gli sport, ma il campionati di Division One, cioè la massima serie del basket collegiale. Questo campionato comprende oltre 300 squadre, in rappresentanza dei diversi atenei americani e si svolge in un arco di tempo che va da novembre e marzo. Le oltre 300 squadre inoltre sono divise in 32 conference, questo termine, probabilmente familiare a chi segue l'NBA, indica una serie di associazioni formate con accordi tra le singole università, indipendenti dall'organo NCAA.
Le conference principali tutt'ora esistenti sono le così dette "major conferences": Big East, Big Ten, Big Twelve, ACC, SEC e PAC-10. Ogni conference è formata da un numero di squadre variabile da 8 a 16 e le squadre durante la così detta "regular season" si affrontano in una serie di tornei a invito, ai quali partecipano anche squadre di conferece differenti.
Alla fine della regular season hanno inizio i tornei di conference, dei tornei a eliminazione diretta tra squadre della stessa conference, che determinano un campione per ogni associazione.
Questi tornei sono molto importanti, ma non determinano la squadra campione della Division One.
A questo scopo nel mese di marzo viene giocato il vero e proprio torneo NCAA, al quale prendono parte 65 squadre, tra le quali vi sono di diritto le 32 vincitrici dei tornei di conference e altre 32 squadre che vengono invitate in base al record di vittorie e sconfitte della stagione regolare. Questa decisione avviene durante la così detta "selection sunday" la domenica che precede l'inizio del torneo, nella quale, oltre alle squadre partecipanti vengono decise anche le teste di serie del torneo. Le 65 squadre si affrontano in una competizione ad eliminazione diretta, con un tabellone tennistico stabilito nella selection sunday; tutte le partite inoltre vengono giocate in campo neutro, fino ad arrivare alle Final Four, cioè semifinali e finale del torneo, uno degli eventi sportivi più seguiti d'america.
Oltre a una struttura del campionato del tutto singolare, il college basket presenta anche delle regole diverse dal basket FIBA o NBA.
Le partite infatti vengono disputate in due tempi da 20 minuti ciascuno, mentre un eventuale overtime è comunque di 5 minuti. Inoltre il cronometro di tiro non è di 24 secondi, ma di 35 secondi e questo implica poi una modifica in un'altra regola: per superare la metà campo all'inizio dell'azione si hanno a disposizione 10 e non 8 secondi.
Un'ulteriore differenza si ha con la linea da tre punti, situata a una distanza simile a quella del basket FIBA, anche se non prefettamente identica, inoltre non è contemplata la regola del tre secondi difensivo dell'NBA e ciò permette agli allenatori di sperimentare ogni tipo di difesa a zona.
La maggiore differenza con gli altri campionati si ha però nella gestione del bonus, il limite di falli oltre il quale si va direttamente in lunetta.
in Division One il bonus ha inizio dopo i 7 falli di squadra, ma tra un numero di falli che va da 7 a 10 il giocatore che subisce il fallo andrà in lunetta per il così detto one-and-one: il giocatore tirerà il primo tiro libero, ma, nel caso in cui questo venga sbagliato, si ha subito una situazione di rimbalzo e il gioco riprende; se il giocatore segna il primo allora potrà tirare anche il secondo tiro libero.
Oltre i 10 falli di squadra il bonus viene amministrato come nel basket FIBA.
Queste sono le principali regole del basket NCAA, regole che rendono ancora più particolare questa realtà cestistica che ci affascina sempre di più.
Spero che questo articolo possa servire a voi lettori per appassionarvi quanto noi al college basket e ad apprezzare ancora di più i nostri aggiornamenti, perchè ricordate che il college basket, al di là delle regole complicate, regala emozioni fortissime e sorprese continue, soprattutto durante il torneo.
Grazie per l'attenzione, rimanete connessi al blog di Basketzone per continui aggiornamenti sul campionato che unisce la spettacolarità dell'NBA e le difese del basket FIBA: NCAA Basketball, dove nascono i campioni di domani.

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