venerdì 23 dicembre 2011

In punta di penna. Nella città degli angeli il vento è cambiato (finalmente)

di Luca Policastro



Nella seconda puntata di questa rubrica settimanale la miaattenzione va a focalizzarsi sulla Calfornia meridionale precisamente in quellacittà, Los Angeles, sulle cui colline spadroneggia la scritta Hollywood e neiversanti delle quali ci son le zone residenziali più ricche e esclusive almondo : Beverly Hills e Bel Air ( per intenderci dove fu ambientata la miticaserie tv con Will Smith ).
Come tutti sapranno per quello che concerne la palla aspicchi la storia della città è stata fatta dai Lakers che hanno collezionatoben 16 titoli NBA (secondi solo ai Celtics con 17) ma non bisogna dimenticarsi dell’esistenzadellla sorella “povera” cioè i Los Angeles Clippers ; adesso come adesso amaggior ragione non bisogna fare quast’errore perchè, dando un’occhiata alletrades imbastite quest’anno , sembra proprio che i Clips siano diventati ,almeno sulla carta, più forti , in forma e futuribili dei gialloviola. La franchigia del palazzinaro tirchio, Dan Sterling, quest’anno non ha badato(forse per la prima volta nella sua gestione ) aspese e ha allestito una formazione da “leccarsi le orecchie” : non contento di aver firmato il fortissimoCaron Butler ( pagando però 24 milioni di presidenti americani per 3 anni allostesso) e una vecchia volpe del parquet come Chauncey Billups(l’unico insquadra a poter vantare un anello vinto nel 2004 nella città delleautomobili,Detroit proprio contro gli attuali cugini )ha messo a segno ilcolpaccio di questo mercato dei free agent , assicurandosi le prestazioni delmiglior play della lega (ora che Nash ha finito la benzina ) cioè Chris Paulmandando in cambio in Lousiana Gordon ,Kaman e Aminu. Il front-office in regia fa paura perché oltre ai citati Paul eBillups a fare da back up c’è un signor giocatore come Mo Williams,spallaideale a detta dello stesso LeBron ai tempi di Cleveland , uno che a unadiscreta capacità di playmaker abbinauna mano molto educata soprattutto da dietro l’arco dei 6,75.
Ad ora i “velieri” hanno anche confermato il rookie daUniversity of Kentucky Eric Bledsoe, il suo cambio ex Minnesota RandyFoye, e sotto i cristalli formano lacoppia di lunghi il Rookie dell’anno Blake Griffin (uno che “salta poco “e chein asse con CP3 promette almeno la doppia cifra di alley-hoop a sera) dotato oltre al citato atletismo di una mano moltosottovalutata nel range fino ai 4-5 metri e DeAndre Jordan un altro che quando mette l’arancianel canestro tende a fartelo notare. Insomma quest’anno pare proprio che siafinita la maledizione dei Clips e che li rivedremo , con un ruolo di probabileprotagonisti, fino alla tarda primavera almeno.
Per quanto riguarda l’attuale seconda squadra di LosAngeles( chi avrebbe scommesso su di loro anche solo un solo cent solo un mesefa? ) sta deludendo le attese dei milioni di fans che ha sparsi per tutto ilglobo terracqueo : dopo aver tradato il miglior sesto uomo della lega ( a parimeritocon il Nasone ) per delle scelte a Dallas , non ha fatto mosse di sostanzialeimportanza : han firmato McRoberts (chi ? ) e quella scarpa vecchia di TroyMurphy (di recente passato da Boston) che quantomeno lasciano con l’amaro inbocca i tifosi gialloviola e non sembrano realmente utili al progetto aggancioai Biancoverdi di Bean Town: inoltre han cercato di mandare Gasol in ogni dovecon il catalano che di sicuro non l’avrà presa bene . Già non è rinomato per essereuno che in campo ci mette l’anima e che si butta su tutti i palloni sputandosangue (non ha la caratteristica garra argentina per intenderci )adesso saràancora meno motivato ; e come cilieginasulla torta del disastro compiuto dalla franchigia di Buss pare proprio chel’obiettivo dichiarato, Dwight Howard, cioè il gigante con corpo scolpito daPrassitele nel marmo di Carrara,(dopo che Paul è sfumato per lo zampinodell’avvocato Stern nonché commissioner e quindi capo della “baracca”) sia statotolto dal mercato dal fratello schizofrenico dei Van Gundy che,inspiegabilmente per il sottoscritto, siede ancora sulla panchina degli OrlandoMagic. Ad ora non si vede chi possano firmare per risolvere i problemi inposizione 1-5 cioè l’asse portante di ogni squadra quello che una volta sichiamava “play-pivot”.
E’ inoltre notizia recente che il Black Mamba che facilmentesalterà le prime partite di Regular Season per un leggero infortunio al polsooccorsogli nei giorni scorsi.
Insomma quest’anno la fortuna sembra aver girato le spallealla squadra di Hollywood , del glamour , del tifo non passionale ma modaiolo( èscontato trovare attori, star,starlette, politici alle partite dei Lacustri allo Staples Center -perfino Lapo Elkann come molti ricorderanno-) che sembradestinata a un declino a meno di interventi decisi e pesanti sul mercato deifree-agent o tramite trades ; tutto ciò contrasta con la competitività della sorellasfigata alle cui partite fino a poco tempo fa il 90 % degli spettatori eracostituito da tifosi Lakers ai quali veniva regalato il biglietto per seguiregli altri quando la squadra del cuore giocava in trasferta.

Con questo articolo per il blog colgol’occasione per augurare un Buon Natale a tutti i nostri lettori e un feliceAnno nuovo.

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