Ritorna tra le mura amiche la Paul Mitchell,reduce da due sconfitte consecutive on the road contro Treviglio e contro la schiacciasassi Paffoni Omegna; due partite simili nell'andamento del match, dove Pavia senza nulla da perdere e consapevole di affrontare trasferte davvero proibitive ha buttato in campo tutto l'orgoglio e la grinta possibili, mettendo in difficoltà Treviglio per tutti i 40 minuti e Omegna per almeno tre quarti di gioco, prima di sopperire davanti al maggior tasso tecnico degli avversari.
In tutte e due le trasferte comunque, si è riproposto quel problema che attanaglia Pavia dall'inizio della stagione,cioè la scarsa vena realizzativa, specialmente nel tiro da tre punti, che comporta un misero bottino offensivo e che, se risulta sufficiente a volte per portare a casa i due punti quando si gioca al palaRavizza , non è abbastanza per impensierire gli avversari quando si è ospiti. Infatti Pavia,nonostante una difesa arcigna che spesso concede pochissimo agli avversari, è riuscita in sole due occasioni a realizzare più di 80 punti, guarda caso proprio in occasione delle vittorie ottenute in quel di Cremona contro San Severo e Castelletto Ticino,diretta rivale per evitare i play out.
Certo non si può evitare di sottolineare come la fortuna non sia dalla parte della Paul Mitchell. Il reparto degli esterni è stato fin dall'inizio della stagione continuamente colpito da infortuni e acciacchi che non hanno permesso quasi mai alla squadra di lavorare a ranghi completi(si veda ad esempio i vari infortuni di Cissè,Pederzini , Migliorini e in ultimo Furlanetto).
Una partita di nuovo da ultima spiaggia quindi per la formazione di casa,che dopo la vittoria di Castelletto Ticino ieri contro Firenze si trova ora ultima nella division Nord Ovest e quindi condannata per ora a disputare i play out; fondamentale perciò capitalizzare e portare a casa la posta in palio,prima di andare in trasferta contro i cugini dell'Assigeco Casalpusterlengo e chiudere in casa prima della sosta natalizia contro Santarcangelo.
Fonte: Simone Zanini, www.basketinside.com
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