venerdì 30 dicembre 2011

NBA Regular Season Day 5; La notte di Durant e il record di Dick Bavetta



di Claudio Pavesi

L'NBA non si ferma mai così come anche il team di BasketZone che anche oggi è pronto a raccontarvi la nottata di basket a stelle e strisce con i soliti Top e Flop. La notte ha offerto solo 6 partite ma di notevole livello mettendo in campo squadre come Lakers, Portland, San Antonio, Dallas, New York e Oklahoma City anche se a rubare la scena a tutti è stato.... un arbitro! Proprio così perchè merita una standing ovation il mitico Dick Bavetta, di anni 72, che proprio nella partita Nets-Magic ha arbitrato la sua numero 2500 consecutiva dimostrando a tutti che si può rimanere costanti indipendentemente dagli anni che passano.



TOP: KEVIN DURANT. Durantula è deciso come non mai a dimostrare al mondo che questi Thunder sono la squadra da battere e non poteva farlo in un modo migliore che battendo i campioni in carica, i Dallas Mavericks. KD ne mette 30 con 11 rimbalzi, 6 assists, 1 rubata e 2 stoppate, il tutto con 10 su 16 dal campo e 3 su 5 da 3 punti ma più che le statistiche quello che convince di KD è la personalità dato che la vittoria non è arrivata in maniera normale. Thunder in vantaggio di 2, arriva la tripla di Vince Carter che a 1.5 secondi dalla fine sembra possa decidere tutto ma è Durant che da vero leader prende una tripla da nove metri cadendo indietro che puntualmente buca la retina e fa esplodere il pubblico di casa. 4 partite e 4 vittoria per questi Thunder che fanno davvero paura.

FLOP: TIM DUNCAN. Duro colpo soprattutto per il nostro collega Federico Bianchi che ha in Duncan il proprio idolo ma bisogna essere obbiettivi e nella prima sconfitta stagionale per gli Spurs il centro caraibico è stato nettamente il peggiore in campo. Duncan torna a casa con un magro bottino di 4 punti e 1 rimbalzo tirando con 1 su 8 dal campo tanto che un imbufalito Greg Popovich decide di non farlo rientrare in campo per tutto il secondo tempo limitando il suo impiego a soli 15 minuti che gli valgono un plus/minus di -28. Sicuramente ha inluito il grande svantaggio maturato nei primi minuti di gioco ma sicuramente fa strano vedere Duncan giocare così poco e male dato che in questi anni è sempre stato una sicurezza per gli Spurs e per tutto il basket NBA.

LA SORPRESA: RYAN ANDERSON. L'ala degli Orlando Magic non è propriamente una sorpresa ma vederlo leading scorer al termine di una partita vinta non è da tutti i giorni, come colpisce anche vederlo in campo per ben 33 minuti nonostante l'arrivo di Glenn "Big Baby" Davis. L'ex prodotto di California University al suo quarto anno di NBA ne mette 22 con 3 rimbalzi, il 50% dal campo e 3 su 5 da tre punti affondando definitivamente i Nets e portando i Magic sul recordo stagionale di 2-1. Un lungo molto in stile europeo dato che pur essendo 208 centimetri fa del tiro da fuori la sua arma migliore, un giocatore che in questo inizio di regular season sta portando avanti medie impressionanti come 18 punti e 6 rimbalzi, cifre che, se dovessero restare costanti dovrebbero garantirgli un posto tra i candidati per il premio di Most Improved Player

SARANNO FAMOSI: MARSHON BROOKS. Sì è vero l'abbiamo già visto in questa rubrica ma se gioca meglio degli altri rookies non è colpa nostra e ci tocca inserirlo nella nostra rubrica. Esce da Providence, non certo un super college, ma qui si è fatto conoscere come uno dei migliori tiratori della storia dell'NCAA quindi, sependo queste cose, fa meno impressione vedere come anche questa abbia infilato 17 punti in 20 minuti col 100% da 3 punti a cui vanno aggiunti 2 rimbalzi e 3 assists. Sembra davvero l'unico giocatore dei Nets con voglia di scendere in campo dato che anche Deron Williams chiude con 10 punti e 7 assists in 32 minuti tirando con 2-12. Brooks sta sorprendendo come Landry Field l'anno scorso che aveva brillato fino all'arrivo di Carmelo Anthony, considerando che i Nets sono i più interessati all'acquisto di Dwight Howard, se questo scambio dovesse andare in porto, Brooks sarebbe destinato alla stessa fine di Fields? Forse invece i Nets hanno finalmente trovato la pedina di scambio adatta, il giocatore che davvero può interessare ad altre squadre in vista di scambi importanti; questo sarà il tempo a dirlo comunque una certezza resta, MarShon Brooks è sicuramente la piacevole sorpresa che nessuno si aspettava.



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