martedì 27 dicembre 2011

Un anno di Paul Mitchell: la pagella del 2011

di Davide Quaranta


Siamo alla fine dell'anno, e come in una famiglia che si rispetti è tempo di bilanci in casa Paul Mitchell Pavia. La stagione è arrivata al giro di boa e noi ci sentiamo di stilare uno di quei "pagelloni" degni del miglior "Controcampo".

Riccardo Pederzini: arrivato come "Under" (ricordiamo l'obbligo di averne 5 in squadra), il Bolognese classe '89 si presenta come il miglior realizzatore della squadra e, senza dubbio, uno dei giovani più interessanti del campionato. 13.0 punti a partita in poco più di 28 minuti di impiego medi sono numeri altisonanti per un giocatore che, a detta di tutti, può ancora dare molto, vista la sua giovane età.
"Sorpresa direttamente dall'uovo di Pasqua".Voto: 9

Roberto Cazzaniga: il "Cazza" è stato preso per dare quell'esperienza che ogni tanto è mancata nella precedente stagione, ma Roberto sta portando alla causa 11.6 punti (secondo in tutto il roster) e quasi 7 rimbalzi di media, garantendo sicurezza nei momenti caldi dei match quando, dall'alto dei suoi 33 anni, riesce a tirare fuori la truppa di coach Baldo dalle situazioni più difficili. Da non tralasciare la sua immensa professionalità e simpatia.
Gallina vecchia fa buon brodo. Voto: 8.5

Luca Furlanetto: Il "Milanès" è uno dei quattro volti noti della stagione passata quando, arrivato in corsa, ha contribuito con le sue bombe da 8 metri ad un raggiungimento dei playout quasi insperato. Dopo essere stato confermato, il Furla ha patito qualche malanno fisico che non sempre gli ha permesso di allenarsi e,in qualche occasione, di giocare. Rimane comunque il terzo miglior realizzatore con 10.7 punti a partita,che per un attacco poco produttivo come quello pavese sono oro colato. L'augurio per l'anno nuovo è che Luca mantenga una buona forma fisica che gli consenta di farci vedere ciò che ha dimostrato nelle ultime partite, dopo essersi ripreso dai vari acciacchi.
Araba Fenice. Voto: 7.5

Federico Maiocco: durante "Basket e dintorni" lo abbiamo definito "giramondo", per via di questa sua "abitudine" a cambiare spesso la casacca di gioco. Le prime partite le ha giocate con un paio di scarpe gialle (di recente battute da Italiano di Sant'Arcangelo, visto al PalaRavizza con delle scarpe rosa shocking) a causa delle quali Giorgio Armani perderebbe almeno tre anni di vita, ma le sue prestazioni sono andate in crescendo (soprattutto da quando ha smesso di utilizzare le "scarpe" di cui sopra, sarà un caso?!), tanto da diventare un valido terminale offensivo anche nei momenti chiave delle partite. Aggiungiamoci poi il nostro "ScioccoMaiocco" (ovviamente in senso affettuoso) per festeggiare ogni suo canestro, e il quadro di quanto sia amato dai pavesi è completo.
"Fa' no stilista, fa' al giugadùr, che ta vegna mei!" . Voto: 8

Stefano Borgna: Il sommelier, l'intellettuale, il chimico, ma soprattutto IL CAPITANO. Non ci sono molti altri aggettivi per descriverlo. Anche lui confermato e anche lui alle prese con qualche piccolo problemino fisico (ma non ditegli che è l'età, altrimenti s'arrabbia...) che non sempre lo ha fatto esprimere al meglio. Il leader vocale che ha il compito di portare la palla quando scotta negli ultimi secondi della contesa e che, grazie all'ingaggio di Roberto Maggio, ora può tirare il fiato a partita in corso per arrivare lucido alla fine.
"Capitano, mio capitano!". Voto: 7.5

Roberto Maggio: E qui arriva la parte più difficile per chi scrive: come poter raccontare un giocatore e un uomo del genere in così poche righe? Anche lui arrivato come Under, si è rivelato molto più che un semplice "cambio per far rifiatare Borgna", tanto da conquistarsi il posto stabile in quintetto base. E' l'anima dello spogliatoio e con i suoi cantanti neo-melodici (Rosario Miraggio in primis) e il suo fare da "guaglione" ha conquistato la simpatia anche di chi di basket capisce poco. Ha partecipato a "basket e dintorni" dando vita ad una puntata-culto che vi invitiamo a rivedere. Come detto, ragazzo d'oro, personaggio d'altri tempi e giocatore super.
"Beccati questa, stupido!": Voto 8

Ibrahim Cissè: Se vi chiedessimo chi sia il terzo miglior rimbalzista della squadra, voi pensereste ad un lungo. Invece no! Il terzo veterano dei colori bianco-blu, dal "basso" dei suoi 188 centimetri, è da almeno quattro partite il primo per carambole catturate sotto alle plance. La sua esplosività è ormai ben nota a tutti, almeno quanto la sua meccanica di tiro definibile come "alternativa". Viaggia a soli 6.3 punti a partita, ma anche lui è stato rallentato da un infortunio alla spalla.
Uomo volante. Voto: 7,5

Davide Bozzetto: Altro "under", altra nota lieta per la Pallacanestro Pavia: il "Boz" non è sicuramente uno di quei lunghi con tanti punti nelle mani (e questo il coach lo sa), ma l'apporto dato sotto ai tabelloni e in difesa è sicuramente più che apprezzabile e decisivo, soprattutto per le ultime due vittorie filate ottenute contro Casalpusterlengo e Sant'Arcangelo. Che sia arrivato un nuovo "Mister Intensity"?
Dennis Rodman di noialtri. Voto: 7,5

Leonardo "Papo" Migliorini: Che sia una maledizione? Quarto e ultimo dei confermati, come gli altri tre fermato da un infortunio che gli ha fatto saltare le prime dieci partite di campionato. "Papo" è molto migliorato rispetto allo scorso anno; trova più spazio e, di conseguenza, arrivano più punti a referto. Noi tutti auspichiamo un 2012 che possa regalare tante gioie ed emozioni ad un pavese puro che finalmente è riuscito ad affermarsi tra i professionisti con la squadra della propria città.
Orgogliosi di essere pavesi! Voto: 7

Adam Sean "Gianni" "Lemon king" Mink: E' l'ultimo arrivato in casa Paul Mitchell, ma non ha fatto fatica ad ambientarsi, dando subito una mano in allenamento e dimostrandosi sempre prontissimo ad incidere quando richiestogli dal coach. Anche lui un "under" con tanta voglia di esplodere per indossare maglie di squadre ancora più importanti di quella pavese (che non mi sembra cosa da poco).
Bomba ad orologeria. Voto: 7

Massimiliano "Pat" Baldiraghi: Volete sapere come si fa a fare vincere una squadra che, per colpa dei vari infortuni, non si è mai allenata a ranghi completi? Citofonare "Baldiraghi" per avere una risposta. E' lui l'artefice della salvezza (sì, nonostante la sconfitta ai playout contro Matera, ci piace chiamarla così!) ottenuta la stagione scorsa, quando tutti ci davano per morti. Sua è anche la mano che ha guidato Pavia alle ultime due vittorie che hanno reso dolce questo Natale.
La sua attenzione ai dettagli, la grande professionalità, la voglia di vincere e l'importanza data alla grande intesità da mettere in ogni partita fanno di lui uno degli allenatori più amati dalla piazza (e il fatto che sia pavese non guasta).
Prendete tutto questo e aggiungeteci la volontà di portare in prima squadra giocatori delle giovanili per far continuare un progetto che vede i suoi primi frutti in "Papo" Migliorini, e avete tutto quello che è il modo di lavorare di Baldo.
Piccolo grande uomo. Voto: 9

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