mercoledì 28 dicembre 2011

Si ritira Terrell McIntyre



di Claudio Pavesi

24 Novembre 2011, si ritira uno dei simboli del basket giocato in Europa anche se inaspettatamente, ma perchè? Perchè adesso? Purtropo l'anca di McIntyre si è rivelata l'unico avversario in grado di fermare il play statunitense dato che nessun giocatore è mai sembrato in grado di farlo e le sue statistiche lo dimostrano. E' ovvio che a 34 anni un giocatore pianifichi il ritiro ma è strano vedere che accada nelle prime partite del campionato ma è proprio nelle parole del playmaker della Virtus Bologna che si vede la maturità del campione: "Preferisco ritirarmi ora e non pesare sulla squadra dato che con i miei problemi sarei solo d'intralcio." Maturità da vero leader, e dove trovarla se non in un giocatore che ha vinto così tanto e che si è dimostrato in grado di guidare tante squadre diverse a qualsiasi livello fin dai primi anni a Clemson University in cui in quattro anni non è mai sceso sotto i 12.7 punti di media tanto da essere poi diventato il secondo giocatore nella classifica dei punti segnati nella storia dell'ateneo del South Carolina ed è per questo considerato uno dei migliori giocatori che abbiano mai indossato la maglia dei Tigers che con tutta probabilità lo onoreranno alzando al soffitto del palazzetto la maglia con il tanto amato numero 5.
Nonostante la fantastica carriera universitaria non viene scelto al draft del 1999 per dubbi sulla sua altezza non impressionante ma il ragazzo non demorde e dopo due stagioni passate tra Francia e Germania arriva in NBDL dove viene eletto nell' All-NBDL Second Team anche se in NBA continuano a non accorgersi di lui ma il ragazzo non si perde d'animo e sceglie di riprendere l'aereo, direzione Italia più precisamente Ferrara in LegaDue che non è altro che un'antefatto a quello che si rivelerà il suo ufficiale trampolino di lancio cioè l'esperienza a Capo D'Orlando con cui riesce a conquistare la promozione in Legabasket dominando il campionato cadetto. Il sogno si avvicina, prima con l'arrivo in massima serie anche se non più con l'Orlandina ma con Reggio Emilia in cui si dimostra un leader sia in campionato che in ULEB Cup, e poi con il tanto atteso tesseramento da parte di una vera potenza come la Montepaschi Siena. In 4 anni a Siena dovrebbe essere riuscito a vincere qualcosina come 4 titoli italiani, 2 Coppe Italia, 3 SuperCoppe Italiana riuscendo anche ad arrivare alle Final 4 di Eurolega ma ciò non basta infatti viene anche nominato una volta MVP del nostro campionato, una volta MVP della finale di SuperCoppa e ben 3 volte MVP delle finali dei Playoffs italiani, se poi ci aggiungiamo anche che è stato nominato 2 volte nell' All-Euroleague First Team diventa davvero impossibile non classificare questo giocatore come uno dei più grandi degli ultimi anni.
L'anno scorso lo ha passato a Malaga ma non è passato molto perchè tornasse nel bel paese, quest'estate infatti ha firmato un biennale con la Virtus Bologna, contratto che purtroppo non ha potuto onorare completamente a causa degli infortuni, peccato, grande peccato dato che negli ultimi 6 anni aveva saltato 1, e ripeto 1, sola partita ufficiale. L'ultima partita la gioca contro Varese e lo fa come suo solito da grande protagonista guidando il parziale dell'ultimo quarto che porterà la vittoria alle V nere e che permetterà a McIntyre di chiudere con 16 punti ma soprattutto concedendogli di uscire dal campo qualche minuto prima in modo che possa godersi una meritata standing ovation in cui sono da ricordare le lacrime del preparatore atletico che lo segue dai tempi di Siena, Bencardino e il momento in cui Beppe Poete lo solleva in trionfo come è giusto che sia per un tale campione.
Di McIntyre ci ricorderemo le sue 193 presenze nel nostro campionato, i suoi 2637 punti, il 40% di media in carriera da 3 punti e il record di triple in una sola partita, 10, stabilito nel 2006 con Reggio Emilia, sua prima squadra in Italia, proprio contro Bologna, sua ultima squadra italiana, ma più di tutto ci ricorderemo tutti gli istanti di grande basket che McIntyre ci ha regalato in questi anni di favolosa carriera. Grazie Terrell, grazie.

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